Cuneo – Anche l’ultimo cantiere dell’autostrada Asti-Cuneo può partire e si potrà dare il via all’ultimo lotto 2.6a, Verduno-Cherasco . Ieri sera, lunedì 9 ottobre, il ministero della Cultura ha diffuso una nota nella quale ha certificato che tutte le prescrizioni che erano state indicate relativamente al progetto definitivo dell’ultimo lotto 2.6a, Erano 31 prescrizioni emerse nel decreto “Via” dell’aprile scorso, quando già la Regione aveva annunciato che tutto era a posto e si poteva partire con il cantiere. In realtà il via del ministero per l’ultimo tratto conteneva trentuno prescrizioni paesaggistiche o faunistiche da seguire per gli ultimi 5 chilometri, ovvero indicazioni che non riguardano il tracciato, ma suggeriscono interventi di tipo paesaggistico, e tra questi la copertura dei tratti in esterna all’altezza della Tenuta di Pollenzo, con le cosiddette gallerie artificiali “metodo-Milano” ovvero scavi particolari su cui si costruiscono muri, pavimentazione e soffitto che verranno poi mascherati da alberi. Indicazioni che cercano la tutela dell’ambiente e l’esigenza di completare l’infrastruttura. Il lavoro di questi mesi ha coinvolto la concessionaria autostradale Asti-Cuneo e la Sovrintendenza e, con il coordinamento della Regione, ha consentito di approfondire e migliorare il progetto definitivo dell’ultimo lotto.
Ora questo ulteriore passaggio è di fatto l’ultimo atto autorizzativo che si aspettava perché solo così si potrà vedere terminata l’Asti-Cuneo del lotto 2.6a che è quello che da Verduno finisce nelle campagne di Cherasco, dove improvvisamente l’autostrada si interrompe. La Giunta regionale può ora quindi procedere con la delibera che approva la localizzazione, la conformità urbanistica e l’autorizzazione paesaggistica dell’opera di cui possono partire i cantieri.