Cuneo – Sono venti poco rassicuranti e portatori di instabilità quelli che soffiano dal Caucaso ai Balcani e che vengono a toccare da vicino le frontiere dell’Unione Europea. In Caucaso, sembra infatti momentaneamente conclusa la lunga guerra fra Armenia e Azerbaijan per il Nagorno Karabak, con la vittoria schiacciante degli azeri, con l’esodo dell’intera popolazione di etnia armena verso l’Armenia e la cancellazione del Nagorno Karabak dalle carte geografiche. Sul terreno sono rimaste le profonde tracce di una popolazione in fuga, ferita e senza più terra e radici. Una situazione che rivela tutta la complessità di una soluzione pacifica per il futuro della regione.
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