Boves – Ha festeggiato il raggiungimento del secolo di vita circondata dall’affetto dei cari. Un modo per ribadire quanto il ruolo della famiglia sia stato fondamentale nella sua storia. La bovesana Luigia Barale venerdì 1 settembre ha tagliato il traguardo dei 100 anni di età celebrati al centro incontri di Robilante. Classe 1923, Luigia nasce come nona, in una famiglia composta da otto sorelle e due fratelli. Cresciuta in un periodo storico difficile e in un contesto di povertà, con la famiglia vede la casa di Madonna dei Boschi bruciata durante la rappresaglia nazi fascista del 1943. Orfana di padre, Luigia mostra sin da giovane donna la determinazione che poi le avrebbe consentito di realizzarsi nella vita. Inizia a lavorare in filatura a Boves prima di conoscere Giovanni Battista Musso che, di lì a pochi anni, sarebbe diventato suo marito. Con l’uomo, dipendente del Ministero della Difesa in servizio nelle polveriere della zona, Luigia costruisce famiglia. Nascono Luciana, Gianfranco e Maria Grazia e poi gli adorati nipoti Manuela, Simone e Claudia.
Il dolore colpisce la famiglia Musso nel 2011 quando, non ancora sessantenne, scompare la figlia Luciana. Nel 2012, dopo 64 anni di vita insieme, muore anche Giovanni Battista. La donna non si perde d’animo e, fin quando la salute lo consente, resta autonoma. Molti bovesani la ricordano andare a fare la spesa in centro città. Interrogata sul segreto della longevità, Luigia sottolinea in particolar modo il piacere di andare a ballare il liscio insieme con il marito. Momenti felici che restano nella mente e nel cuore della donna e di tutta la famiglia che si è ritrovata il 1 settembre per celebrare il bel traguardo di vita.