Peveragno – L’esplorazione dei luoghi “a pochi passi da casa” può trasformare il tempo libero estivo in una giornata di scoperta carica di sorprese. Adatte a tutti i tipi di camminatori, alle famiglie, le colline peveragnesi offrono un ventaglio di percorsi suggestivi, all’ombra dei boschi, sulle pendici della Bisalta per difendersi dalla calura, senza dover affrontare stressanti trasferimenti in auto.
Sopra Madonna dei Boschi ad un’altezza di circa settecento metri, sono ancora visibili i ruderi del sito di Forfice, il villaggio dominato dal Castello, situato a circa due chilometri di distanza dal concentrico. Il luogo si trova al termine dell’antica via Morozza, strada che collegava queste terre alla vicina Morozzo.
Risalente all’epoca medievale, era composto dal castrum alla sommità del poggio, dalla villa localizzata sul pianoro alla destra idrografica del torrente Josina e da un borgo non fortificato sulle pendici sud-est del castrum.
Il nome di Forfice compare per la prima volta in un documento del 1153, nel quale si parla di Furcaldo di Forfice, anche se verosimilmente il borgo è sorto tra il 1041 e il 1153. Il nome (forfex, forbice) si deve alla particolare conformazione della valle, che si biforca in due vallette più anguste, per il frapporsi di una propaggine della Bisalta.
Il Castello è facilmente raggiungibile in pochi minuti a piedi partendo dai pressi del Santuario di Madonna dei Boschi. Oltrepassato il ristorante da Marisa, si imbocca la strada sterrata via Fontana Cappa e la si percorre per circa duecento metri, prima di svoltare a sinistra sul sentiero “oltre castel Forfice” che si inerpica sulla collina. Dopo quattrocento metri sulla cima del poggio è possibile scorgere i ruderi del castello.
La distanza da attraversare è di circa novecento metri, per un’altitudine massima di 761 metri, minima di 698 e un tempo di percorrenza a piedi di quindici minuti. Difficoltà contrassegnata dal colore verde, che diventa arancione nell’ultimo breve tratto.
In alternativa, è possibile partire dal concentrico del paese, percorrendo parte dell’antica via di collegamento del castello con Morozzo.