Fossano – Si rifiutò di scendere dal treno nonostante il suo biglietto fosse stato emesso per la corsa successiva, dando in escandescenze davanti al controllore, insultandolo e minacciandolo; con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale è stato rinviato a giudizio C. M., cittadino straniero che il 17 luglio 2021 se la prese con C. C., controllore sul treno Torino-Savona, solo perché gli aveva fatto notare che il suo biglietto era valido per la corsa successiva: “Eravamo in pieno periodo Covid e i treni viaggiavano a capienza dimezzata – ha riferito in aula la parte offesa -. Venivano emessi biglietti con indicato l’orario del treno e questo ragazzo si trovava sul treno precedente. Altre persone avevano commesso la stessa violazione ma non fecero storie quando chiesi loro di scendere alla prima fermata mentre questo ragazzo ha iniziato a insultarmi. Aveva la mascherina abbassata e gli dissi di tirarla su, lui non lo fece e continuava a venirmi vicino urlando e mettendomi le mani in faccia tanto da spostarmi gli occhiali”. Su quel vagone si trovava anche un agente di Polizia penitenziaria fuori servizio che sentendo le urla è intervenuto a calmare il ragazzo: “Diceva che il controllore gli aveva dato dello schifoso ma c’era stato un fraintendimento e gli avevano già chiesto scusa per questo ma lui insisteva che non voleva scendere. Mentre ero lì ho sentito che diceva al controllore che gli era andata bene che non sapeva dove abitava altrimenti sarebbe andato a cercarla per fargliela pagare. Quando è sceso a Mondovì mi ha consegnato i documenti per l’identificazione”. Il processo è stato quindi rinviato al 12 giugno per ascoltare gli ultimi testimoni e per la discussione.