Cuneo – Primi di gennaio 2023: in montagna sono già in moto lunghe file di larve di processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa). È uno degli effetti della crisi climatica, delle temperature elevate e della mancanza delle gelate che contribuiscono a controllare la densità dell’infestante.
Normalmente la processionaria esce dai nidi tra la fine di febbraio e aprile ma l’inverno caldo che stiamo vivendo ha provocato l’ anticipo del ciclo di vita del parassita.
Lunghe file e grovigli di larve sono stati osservati in questi giorni sulle nostre montagne.
La presenza della processionaria del pino interessa in particolare i pini nero e silvestre (e altre piante del genere Pinus) ma è potenzialmente pericolosa per l’uomo e per gli animali. Per questo in caso di presenza di processionaria del pino è necessario evitare di sostare nelle aree infestate, verificare attentamente il terreno prima di sedersi, non toccare i nidi e le larve perché i peli urticanti si possono diffondere facilmente nell’aria.
Se si è in compagnia del cane occorre tenerlo al guinzaglio corto e controllare attentamente il percorso evitando contatti con il parassita. Se questo avviene, il domestico, leso dalle larve diventa nervoso, deglutisce ripetutamente, cerca di toccarsi la bocca con le zampe e può presentare ipersalivazione, edema linguale e facciale, problemi respiratori, vomito se la larva viene ingerita e reazioni infiammatorie sulla pelle, le mucose e sulla lingua.
In tal caso è necessario contattare prima possibile un veterinario.