Cuneo – Se a livello nazionale l’influenza sembra già aver superato il picco intorno alla 50a settimana dell’anno entrando poi in una fase decrescente, a livello regionale e locale però la sua diffusione risulta ancora alta e ne deriva una pressione sui pronto soccorso che non va sottovalutata.
“Mediamente il pronto soccorso dell’ospedale di Cuneo registra 200 passaggi al giorno – spiega Giuseppe Coletta, direttore del Dipartimento di Emergenza e Aree critiche e dell’Anestesia e Blocco Operatorio Polivalente -. Dal 1° dicembre 2022 al 1° gennaio 2023, 353 passaggi in Pronto soccorso sono stati etichettati come patologie influenzali, si tratta di una percentuale del 6,5% sul totale degli accessi registrati. Di questi pazienti con l’influenza 63 sono poi stati ricoverati mentre gli altri sono stati assistiti e poi rinviati al proprio domicilio”.
L’influenza quest’anno sembra poi essere molto più aggressiva del solito e spesso servono più giorni per uscirne: “Quello che abbiamo notato è che quest’anno in molti, soprattutto gli anziani con pluripatologie ma non solo, accusano oltre ai sintomi più diffusi quali febbre, tosse, mal di gola e mal di orecchie, anche un’insufficienza respiratoria che porta alla polmonite – aggiunge Coletta -. Pertanto, per gestire questi pazienti, l’azienda ha trasformato un reparto in area medica dedicata, ma ci tengo a precisare che l’enorme afflusso di queste settimane non ha influito in alcun modo sull’attività chirurgica dell’ospedale”.