La COP 27 (Conferenza delle Parti) dell’ONU, iniziata il 6 novembre scorso, continua i suoi lavori a Sharm el-Sheick, una delle località più popolari e turistiche dell’Egitto. Circa 200 Paesi sono infattti riuniti in quell’angolo di paradiso africano per discutere e trovare un accordo per tentare di raggiungere gli obiettivi fissati nell’accordo di Parigi del 2015 con la COP 21. Obiettivi di rallentamento del surriscaldamento globale e di riduzione delle emissioni di CO2, obiettivi ad oggi disattesi
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui