Borgo San Dalmazzo – Una quarantina di persone ha preso parte oggi, giovedì 1° settembre, alla cerimonia organizzata a Borgo San Dalmazzo, nei pressi del memoriale della deportazione, in ricordo degli ebrei deportati nel 1943 dal campo di raccolta di Borgo al lager di Auschwitz. Nel gruppo anche qualche bambino e tanti giovani. Arrivati da Stati Uniti, Israele, Francia e Inghilterra, erano tutti familiari o amici degli ebrei che, nel settembre del 1943, furono costretti a fuggire dalla “residence forcée” di Saint Martin Vesubie alla ricerca di un’improbabile salvezza in valle Gesso e a Borgo San Dalmazzo. L’incontro è stato organizzato dall’associazione fondata lo scorso anno a Nizza da David Bernheim.
Divisi in due gruppi, hanno visitato in giornata “Memo4345”, il percorso didattico dedicato alla Shoah allestito all’interno dell’ex chiesa di Sant’Anna. Ad accoglierli c’erano gli assessori comunali Michela Galvagno e Fabio Armando e la storica Adriana Muncinelli, curatrice del Museo Interattivo. Poi la semplice cerimonia, nello spazio verde davanti alla ex chiesa di Sant’Anna, scandita da testimonianze, preghiere, canti, accensione di lumini e momenti di raccoglimento.
Tra i partecipanti anche Avraham Schonbrunn, classe 1939, oggi residente in Israele, accompagnato dalla moglie: aveva quattro anni quando nel settembre del 1943, insieme alla madre e a tre fratelli, fuggì da Saint Martin Vesubie. La sua famiglia si salvò nascondendosi a Entracque, prima di riuscire a fare rientro in Francia.
Molti degli intervenuti parteciperanno domenica 4 settembre alla marcia “Attraverso la memoria”, che salirà al Colle di Finestra ripercorrendo il sentiero degli ebrei in fuga.