Cuneo – L’Ato 4 Cuneese, il soggetto preposto al governo, all’organizzazione e alla regolazione del servizio idrico integrato, ha deliberato lo stanziamento di 100.000 euro per lo studio e la progettazione di interventi straordinari volti a garantire il servizio in particolare nelle zone montane e pedemontane che maggiormente stanno soffrendo per la prolungata siccità di questi mesi.
I fondi saranno assegnati a CoGeSi, gestore affidatario unico del servizio idrico integrato nell’Ato 4.
Il 2 agosto scorso il presidente dell’Ato Mauro Calderoni ha incontrato i vertici di CoGeSI (il presidente Emanuele Di Caro e i tecnici) per una prima valutazione sull’avanzamento dell’attività di studio e progettazione. Si è condivisa la necessità di effettuare una ricognizione delle opere di invaso/stoccaggio/accumulo di acqua già esistenti sul territorio cuneese, sia come opere già utilizzate, sia gli impianti poco utilizzati o dismessi che potrebbero essere recuperati e ristrutturati, incamerando acqua nei mesi più piovosi per poi renderla disponibile in estate. Sarà, quindi, definita un’analisi sul potenziale dei bacini idrici presenti nell’arco alpino cuneese ed il perimetro di indagine sarà relativo sia agli invasi presenti sia alle cave dismesse.
Dalle prime verifiche è emerso che gli invasi esistenti sono circa 190, di cui 180, quindi la quasi totalità, sono abbastanza vicini, nell’ordine di 1 km, ad impianti e reti acquedottistiche che potrebbero essere servite dagli invasi stessi.
Entro il 2022 sarà realizzato un primo studio complessivo che permetterà, poi, nei primi mesi del 2023 di orientare meglio le scelte e le attività di progettazione di dettaglio, per migliorare il sistema idropotabile, ma anche quello irriguo.