Cuneo – Dato che la carenza di acqua mette in crisi i coltivatori anche per le scelte di semina e il rispetto delle rotazioni colturali (previsto dalle misure agroambientali Psr), la Regione ha autorizzato per le aziende aderenti, solo per la campagna 2022, “la permanenza di una coltura con ciclo primaverile-estivo a basso fabbisogno idrico” (ad esempio: soia, sorgo). Una decisione che segue le sollecitazioni giunte dalle organizzazioni professionali agricole, sia per la siccità di questo inverno sia per la situazione sui mercati internazionali delle materie prime, che ha spinto l’Ue a superare il concetto del “set aside” (ovvero, lasciare superfici non coltivate, “a riposo” per un periodo).
Un intervento condiviso dalla Regione, spiega Confagricoltura Piemonte, “non solo riguardo alle straordinarie condizioni climatiche che stanno determinano sul territorio piemontese il verificarsi di una siccità mai registrata negli ultimi decenni, ma anche alle recenti modifiche apportate alle regole del Greening, che prevedono per la campagna 2022 la possibilità di seminare con ogni tipo di coltura le superfici solitamente destinate al Set-Aside, e all’elevata instabilità che sta caratterizzando l’andamento dei mercati”; per questo l’ente ha autorizzato “solo per la campagna 2022, la permanenza di una coltura con ciclo primaverile-estivo a basso fabbisogno idrico sullo stesso appezzamento per un terzo anno consecutivo, ammettendo la presenza anche soltanto di due colture (anziché tre) nel quinquennio 2018-2022”.