Sant’Albano Stura – Ormai è quasi certo che la casa di riposo “Ida Pejrone” chiuderà. Salvo miracoli dell’ultima ora, in considerazione dello stato attuale in cui versa, prestissimo sarà costretta a chiudere i battenti. Il progetto a cui si era pensato, di poterla convertire in una residenza mista dove sarebbe stata prevista la presenza di minori con problematiche, è andato a sfumare per gli alti costi di investimento che avrebbe richiesto. Le spiegazioni alla popolazione sono state declinate alla riunione pubblica organizzata dall’amministrazione della Casa di riposo e dall’xmministrazione comunale per giovedì 28 aprile alle 21 nella Sala Polivalente della Scuola Media ma ai parenti è già stato comunicato in anticipo l’imminente “trasloco” a cui dovranno essere sottoposti i loro cari, residenti al suo interno entro il 30 di giugno.
Una morte annunciata già quando il presidente Claudio Audetto, nei mesi precedenti, più volte aveva paventato possibili scenari bui a causa dello stretto margine di ricavi contrapposto alle cospicue spese di mantenimento della struttura per anziani. “Il grosso limite per le Ra (Residenza Alberghiera) è proprio questo – dice Audetto – e la pandemia ha contribuito a darci la mazzata finale. Oggi sono occupati solo 28 posti su 36 disponibili e viaggiamo sotto la soglia di sopravvivenza. Fatti i conti siamo sempre in perdita di 10.000 euro di rette al mese e a tutto ciò si vanno a sommare gli aumenti delle spese per le utenze registrando il dato negativo mensile che porta ad un’emorragia costante che infierisce su di noi ormai da troppo tempo”.
All’interno della Ida Pejrone lavorano una decina di dipendenti senza calcolare il personale delle pulizie e quello in segreteria.