Vinadio – Era il 2006, quando le Olimpiadi invernali di Torino 2006 hanno permesso di conoscere ai più la disciplina del curling. Nessuno immaginava che quello sport così particolare prendesse così tanto piede. Il curling è uno sport di squadra nel quale si gioca sul ghiaccio con pesanti pietre di granito levigate, le cosiddette “stones”, pietre in inglese. I giocatori, suddivisi in due squadre da quattro persone, fanno scivolare queste pietre su un pavimento di ghiaccio verso un’area di destinazione, contrassegnata da tre anelli concentrici.
Lo scopo del gioco è di accumulare, nel corso della partita, un punteggio maggiore dell’avversario. I punti si calcolano in base al numero di stone più vicine al centro della casa alla conclusione di ogni mano. Si presume che la disciplina sia nata nella Scozia medievale poiché fu rinvenuta una stone con incisa la data 1511. In provincia di Cuneo, invece, il curling nasce a Vinadio. Tutto inizia in seguito ai Giochi Olimpici di Torino 2006, sulla scia dell’entusiasmo per questo “nuovo sport”, Stefano Caresana, Ezio Fabiano e Mario Belmondo creano una Polisportiva che è in attività da allora.
Il presidente, Stefano Caresana, è anche il gestore della pista di pattinaggio coperta del Forte Albertino. Ogni giovedì sera l’area è riservata per il curling e, sull’onda anche dell’entusiasmo generato dalla recente medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino, la pista è già prenotata fino a fine stagione. Su 400 praticanti in tutta Italia, svariate decine sono della nostra provincia, al punto che ne è nato un campionato provinciale. Giovedì 24, in notturna, la pista di pattinaggio di Vinadio ospiterà la finale. Sei le squadre in lizza: “Cavallo pazzo” della valle Pesio, Valgrana, Vinadio 1, Vinadio 2, “Giovannone”sempre di Vinadio e “Real my drit” di Cuneo e Busca.