Cuneo – Lo “Stabat Mater” di Gioachino Rossini che apre sontuosamente la stagione del Conservatorio di musica Ghedini di Cuneo, lunedì 21 marzo alle ore 21 in Cattedrale, viene dedicato come momento di condivisione artistica e spirituale alla memoria dei quattro giovani musicisti cuneesi morti di recente in un tragico incidente d’auto: Antonio Levrone, Gian Paolo Giacobbe, Marco Inaudi e Paolo Papini. Lo ha deciso il Conservatorio Ghedini perché il capolavoro di Rossini è una vera e propria orazione in musica, un capolavoro musicale, con una scrittura profonda e tormentata, ricco di pathos nella quale il linguaggio sonoro valorizza appieno il forte significato spirituale e drammatico del testo che racconta le sofferenze provate da Maria, la Madre di Gesù, durante la Passione e Crocifissione del di Lei figlio. Un dolore che ai avvicina a quello delle madri dei quattro giovani. Il concerto in Duomo di una delle sequenze liturgiche in musica più famose al mondo, è occasione non solo per dare inizio a una ricca stagione musicale ma anche per iniziare la Settimana Santa con la realizzazione di un evento musicale di grande significato spirituale e di notevole impegno artistico.
