Se il titolo è il biglietto da visita con cui un libro si presenta alludendo in modo più o meno esplicito al suo contenuto, allora è da soppesare quello scelto per le escursioni proposte da Paolo Calvino. Non sfugge un singolare abbinamento tra il cammino e la Resistenza secondo lo spirito di un “turismo della memoria”. Con una precisazione, però: non vuole essere la guida a uno dei tanti “cammini” più o meno celebri oggi disponibili per chiunque voglia fare esperienza di immersione nel paesaggio o nella spiritualità rispondendo a un bisogno interiore.
La differenza è fatta dalla preposizione “nella” posta a cavallo tra i due nomi. Lo spiega l’autore: “conoscere (o approfondire) il periodo storico della Resistenza, con la modalità dell’immersione fisica nei luoghi in cui essa si sviluppò”. Senza mezze parole dunque parla di “museo da visitare” per comprendere col corpo “le condizioni in cui si svolsero i fatti”. Una Storia percepita attraverso i luoghi.
In tutto sono trenta tappe: da Verzuolo fino a Santo Stefano Belbo, con la doverosa incursione nel territorio francese di S. Martin Vésubie, seguendo l’arco delle montagne intorno a Cuneo. Ogni tappa insieme a fornire le informazioni tecniche e una cartina sommaria, rimandando a quelle specifiche per ulteriori note circa i sentieri, presenta anche richiami sia degli avvenimenti storici che ospitarono sia ai siti di interesse artistico o culturale presenti sul tragitto. A questo proposito può essere utile anche fare riferimento alla bibliografia finale che è ancora una volta organizzata in relazione ai singoli giorni di cammino e che conferma ulteriormente lo spirito della pubblicazione come invito alla conoscenza.
Il cammino nella Resistenza
di Paolo Calvino
Fusta
16,50 euro