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Mercoledì 24 settembre 2025

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Alba, svelato il drappo del Palio 2025 dell’artista Enzo Mastrangelo nella prima giornata dedicata al folclore

Tra gli eventi la consegna delle nuove bandiere ai Borghi, il riconoscimento Amica della Giostra a Liliana Allena e l’inaugurazione della sede rinnovata

Alba

La Guida - Alba, svelato il drappo del Palio 2025 dell’artista Enzo Mastrangelo nella prima giornata dedicata al folclore

Sabato 20 settembre si è tenuta la prima giornata dedicata al folclore albese. È cominciata al mattino con la consegna da parte del sindaco Alberto Gatto, nella sala del Consiglio comunale, delle nuove bandiere ai presidenti dei nove borghi cittadini: Borgo di San Lorenzo, Borgo dei Patin e del Tesor, Borgo dei Brichèt, Borgo delle Rane, Borgo di San Martino, Borgo del Fumo, Borgo della Moretta, Borgo di Santa Barbara, Borgo di Santa Rosalia oltre al Gruppo Storico Città di Alba e al Gruppo sbandieratori e musici Città di Alba.

Nel pomeriggio piazza Risorgimento ha ospitato la pantalera storica in costume, mentre sala Fenoglio ha accolto il Capitolo della Giostra, guidato dal presidente Luca Sensibile e moderato dal giornalista de La Stampa Roberto Fiori.

“Oro d’Alba” è il titolo del drappo del Palio 2025, opera dell’artista e architetto albese Enzo Mastrangelo, che è in mostra inoltre a palazzo Santa Croce a Cuneo fino a fine mese nella mostra “Quadrilogia” che fa parte di “OMG grandArte 2025/2026 I confini del Sacro”  La linea di colore di Mastrangelo, “The Time Identity”, per l’occasione è passata sulla lapide bronzea collocata nell’atrio del Palazzo comunale. Il rilievo riporta la motivazione con cui è stata conferita ad Alba la Medaglia d’oro al Valor Militare nel 1949. Il pennello di Mastrangelo ha portato alla luce, sulla tela rossa, parole chiave come “Alba”, “Valor”, “Epopea”, “Popolo”. Il drappo verrà consegnato, al termine del Palio in programma domenica 5 ottobre, al borgo vincitore della corsa.

“Nell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione – dichiara l’artista Enzo Mastrangelo -, in accordo con la Giostra delle Cento Torri, mi è sembrato importante cogliere, con il pennello, parole dal valore inestimabile per il nostro territorio. La mia linea, passata negli anni su persone, oggetti e monumenti, è molto di più di un atto estetico. Da albese legato al folclore cittadino – mio padre, Danilo Mastrangelo, è stato per molti anni presidente del borgo Patin e Tesòr, del quale da ragazzo ho anche fatto parte –, ringrazio la Giostra per questa opportunità”.

Mastrangelo ha anche realizzato una seconda linea, intitolata “Alba Signora”, sulla corona indossata dalla Signora di Alba, altra figura del folclore cittadino, che verrà assegnata al borgo vincitore del Premio sfilata. Pe entrambi il colore rosso con il segno bianco rimanda ai colori della città.

Il riconoscimento Amica della Giostra quest’anno è andato a Liliana Allena, per dieci anni alla guida dell’Ente Fiera, “instancabile promotrice del territorio e della Città di Alba”. Prosegue la motivazione: “La Giostra delle Cento Torri, con immensa riconoscenza, a nome dei presidenti, le conferisce la sua più alta onorificenza in segno di gratitudine per il suo impegno nel diffondere e rafforzare il legame con le nostre tradizioni”.

La cerimonia si è conclusa con la sfilata dei drappi fino a piazza Risorgimento per la benedizione di fronte alla Cattedrale di don Giovanni Burdese e l’esibizione dei Borghi cittadini. Infine, il taglio del nastro per la rinnovata sede della Giostra nell’ex mattatoio in corso Michele Coppino.

Il sindaco di Alba Alberto Gatto e l’assessora a Cultura e Turismo Caterina Pasini: “Un sentito ringraziamento alla Giostra e ai Borghi che, con il loro impegno e la loro passione, mantengono vivo il folclore albese, una delle attrazioni più autentiche e amate della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Il Palio, giunto quest’anno alla sua 66ª edizione, insieme al Baccanale, rappresentano feste popolari che devono rimanere patrimonio degli albesi e non solo dei turisti che vengono a scoprirci. Un plauso speciale va ad Enzo Mastrangelo, pittore del Palio, che con la sua opera regala alla città non solo un simbolo forte della nostra storia, ma anche un monito universale alla pace. Sono giorni che ci ricordano quanto la nostra comunità sia viva: cultura, tradizione, passione e storia si intrecciano in un tessuto che rende Alba unica e orgogliosa delle proprie radici”.

Il Pittore del Palio, Enzo Mastrangelo

Enzo Mastrangelo (classe 1975, vive e lavora ad Alba) è artista e architetto. La sua ricerca si sviluppa attraverso il disegno, la scultura, le installazioni e le performance, da cui nasce il suo progetto più importante, “The Time Identity”: tracciare una linea di colore che passa sopra corpi, monumenti e oggetti. Questa linea è il segno di un passaggio che si imprime su un tessuto attraverso un contatto fisico e concettuale che registra l’identità di ciò che incontra. Il volto di una persona, un monumento, un oggetto diventano “modelli” da imprimere. Trasferito sulla tela, il segno cattura la sostanza invisibile delle cose, trasformando il tempo e la presenza in traccia. Come una sindone dinamica contemporanea, le opere rivelano ciò che si cela molto oltre la superficie visibile, trasformando l’assenza in una presenza forte e chiara a tutti.
Mastrangelo ha portato questo gesto in contesti emblematici e differenti. Nel 2011, a Torino, ha realizzato “The Time Identity of Mole”: una tela lunga 36 metri, stesa sulla cupola della Mole Antonelliana, che è stata attraversata dal segno verticale tracciato a pennello dall’alto verso il basso, trasformando il monumento in un “ritratto architettonico” di straordinaria forza simbolica. Nel 2012 ha dato vita al ciclo Barocco Reale sui marmi e stucchi della Reggia di Venaria, presentato poi in Australia, e nello stesso anno ha partecipato al MANN di Napoli con “The Time Identity of Napoli”, realizzando diverse linee di colore sugli antichi resti archeologici nel cuore della città. Nel 2013, al festival Collisioni, ha creato “The Time Identity of People”, coinvolgendo 25 volontari in una linea collettiva lunga 25 metri, un gesto corale che ha trasformato la comunità in opera. Nel 2014 per la Maratona Fenogliana realizza “Penosi Rifacimenti”, ovvero l’unica macchina per scrivere, modello Olivetti Studio 44, appartenuta a Beppe Fenoglio e nello stesso anno realizza “Gallizio 50”, cinquanta linee passate sul quadro originale Entrelac del Cigno del 1963 di Pinot Gallizio. Alle architetture e agli oggetti si affiancano i ritratti di figure pubbliche come Paolo Conte, Roberto Vecchioni, Alessandro Baricco, Giorgio Faletti, Gianni Vattimo, Eugenio Finardi, Luciana Littizzetto, Enrico Ghezzi, Elio e molti altri.

La personale di Enzo Mastrangelo

Oltre al drappo, per l’occasione, il Coro della Maddalena si prepara ad accogliere, per tutta la durata della Fiera del Tartufo, una personale di Mastrangelo. Sarà visitabile, a ingresso gratuito, dal 4 ottobre all’8 dicembre. L’inaugurazione è in programma per il 4 ottobre alle ore 18 (seguirà rinfresco). Sarà un viaggio attraverso l’arte di Mastrangelo, sempre con al centro la linea “The Time Identity”. Sarano presenti alcune tra le opere più significative dell’artista, che descrivono il territorio di Alba e del Piemonte, invitando lo spettatore a lasciarsi attraversare dal segno e a riconoscere, in quella linea essenziale e continua, la possibilità di cogliere l’identità che resiste al di là delle forme visibili. La chiesa accoglierà, esposta per la prima volta, la tela che ritrae il profilo della Mole Antonelliana. Nel 2011, in occasione dell’avvio di Paratissima e del novembre artistico torinese, Mastrangelo si è calato dal monumento simbolo di Torino, cogliendone l’impronta con il pennello sul telo. Verrà esposta anche l’opera “Penosi Rifacimenti”, la linea tracciata sulla macchina per scrivere di Beppe Fenoglio. Per arrivare a “Gallizio 50”, la serie realizzata sul quadro “Entrelac del cigno” di Pinot Gallizio. Da Alba si tornerà a Torino, con “Barocco Reale”, una serie che ha come protagonista dettagli architettonici della Reggia di Venaria. Non mancheranno diversi ritratti a personaggi che hanno un legame con la città o il territorio, ma anche un legame affettivo: con “Madre e Padre”, Mastrangelo porterà nel coro il ricordo dei genitori. Orario della mostra: 10-13/15-19

I prossimi eventi del folclore

Investitura del Podestà: come da tradizione, sabato 27 settembre alle ore 20,30 in piazza Risorgimento, si terrà questo evento gratuito e aperto al pubblico. I Borghi albesi, il Gruppo Storico Città di Alba e il Gruppo Sbandieratori Città di Alba daranno vita ad un episodio risalente all’anno 1275, in cui il Capitano del Popolo Alfonso Falletti conferisce al Cavaliere Raimondo Artusio l’incarico di Podestà del libero Comune di Alba, a difesa dei mercenari astesi, che minacciano le mura della città. Il Podestà presta dunque giuramento e riceve dal Capitano del Popolo i simboli del potere, tra cui le chiavi della città. I Borghi, dopo l’atto di sottomissione, chiedono licenza di effettuare il Palio degli Asini e il Podestà, nell’accordare il suo assenso, ordina di dare inizio ai festeggiamenti.

Palio degli asini e sfilata storica: domenica 5 ottobre alle ore 14,30 la sfilata storica medievale precede ed apre ufficialmente la giornata del Palio degli Asini, la pazza corsa, quest’anno in piazza Senatore Osvaldo Cagnasso, che vede i nove borghi della città sfidarsi per la conquista del drappo. Una giornata goliardica, organizzata nel totale rispetto degli animali, in un’arena piena di colori, costumi, baldanza e tifoserie. Biglietti da 20 euro oltre a agevolazioni anche per gli albesi.

Baccanale dei Borghi: sabato 18 ottobre dalle ore 18.00 e domenica 19 ottobre dalle ore 10.00 i figuranti in costume accoglieranno i visitatori nel centro storico della Città tra suggestioni antiche, buon bere e buon mangiare. Due giorni di rievocazioni, accompagnati e seguiti dai borghi della Città, protagonisti della storia di Alba.

Tutte le info su www.fieradeltartufo.org.

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