
(foto Pixabay)
L’omicidio di Charlie Kirk, attivista politico statunitense assassinato il 10 settembre scorso, ha colpito un po’ tutti e non solo in patria, dove era molto noto. Il presidente Trump si è affrettato ad auspicare la pena di morte per il giovane sospettato di aver premuto il grilletto.
Immancabili, sono cominciati i dibattiti sulle responsabilità dell’accaduto, anche sotto il profilo etico e politico. Le accuse incrociate di alimentare un “clima d’odio”
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