Continua il dibattito sulle presunte “prenotazioni fittizie” con appuntamenti in orari notturni al Santa Croce e Carle di Cuneo per le prescrizioni di prestazioni da erogare entro dieci giorni in merito ad esami diagnostici in ambito radiologico e di medicina nucleare.
A sollevare la questione era stata, nei giorni scorsi, la consigliera regionale Giulia Marro (Alleanza Verdi Sinistra), la direzione regionale dell’assessorato alla Sanità aveva annunciato “una dettagliata verifica su tutte le prenotazioni delle agende del Sovracup” e, a titolo precauzionale, sospeso la procedura. Oggi (giovedì 18 settembre) è arrivata la risposta ufficiale dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi “Nessuna anomalia nei dati delle prestazioni erogate dall’Asl Cuneo 1 e dall’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo”.
Non si è fatta attendere la risposta della consigliera Marro. “In merito alle imbarazzanti dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Riboldi sulle prenotazioni del Sovracup, ritengo doveroso precisare che il mio compito come consigliera regionale è quello di rappresentare le istanze del territorio, portare le segnalazioni dei cittadini e chiedere chiarimenti quando emergono criticità. Se questo viene interpretato come ‘ricerca di visibilità’, l’assessore può stare tranquillo: non smetterò di svolgere il mio ruolo di controllo e di tutela. Se proprio devo dirla tutta, mi fa un po’ specie che alle richieste puntuali che ho fatto mi si risponda sui giornali e non in consiglio regionale. Resta il fatto che, dopo quasi due settimane di attesa e un sistema andato in tilt, ci si sarebbe aspettati non solo rassicurazioni generiche, ma dati puntuali. Quante prenotazioni con questo metodo sono state fatte? Sono state conteggiate come quelle nei tempi da normativa o, come da noi riscontrato, eseguite fuori tempo? Se era tutto così chiaro e limpido perché Direzione Sanità ha immediatamente bloccato il sistema e si è assicurata che riguardasse solo Asl Cn1 e l’ospedale Santa Croce e Carle?. Devo ammetterlo, la cosa che mi colpisce di più è che i dati sulle liste di attesa e le prenotazioni le avevamo chieste mesi fa all’assessore, che rispose di non averle e di chiederle alle singole Asl. Ora finalmente pare che le abbia chieste, così come abbiamo fatto noi, e si sia reso conto che forse qualcosa non quadra, al punto che in questo momento risultano, da verifiche effettuate, che le prenotazioni siano chiuse, cosa tra l’altro vietata dalla legge. Invece di accusare chi fa il proprio lavoro, assessore, faccia il suo e risolva il problema. Non dico che le cittadine e cittadini meritino delle scuse, ma almeno che le prenotazioni riaprano e che siano svolte nei modi e tempi stabiliti dalla legge”.