Parallelamente all’eccezionale fioriture di funghi porcini, il cui prezzo – vittima dell’abbondanza che ha investito tutta la Valle Po – è sceso nei giorni scorsi sino a 15 euro il chilogrammo, è iniziato a Sanfront il mercato dei funghi.
Un mercato che Sanfront, che sui cartelli stradali posti all’ingresso del paese ha voluto la scritta “Città del fungo”, si ripete in questo momento pressoché quotidianamente. Nel pomeriggio. Perché il mattino lo si dedica alla ricerca del gustoso prodotto del sottobosco.
Il luogo di ritrovo per venditori ed acquirenti è quello solito: l’Ala mercatale comunale. Lì confluisce chiunque abbia intenzione di acquistare, perché lì – una sorta di Mecca valligiana – non c’è che l’imbarazzo della scelta: grossi esemplari da fare impanati, medi per un gustoso sugo per i tagliolini o un risotto oppure ancora da fare stufati, piccoli di mettere sott’olio per poi consumarli ad inverno inoltrato con la stessa fragranza che solo i funghi della stagione estiva hanno.