In tanti continuano a cercare e percorrere il sentiero di Petinmenin che prende spunto da una leggenda popolare che un tempo gli anziani raccontavano ai piccoli. Dal 2020 alcuni volontari hanno inaugurato il cosiddetto “Sentiero di Petinmenin”, sicuramente per far conoscere anche a chi viene da fuori la storia di questo personaggio, ma c’è molto di più. L’invito è quello di percorrere un sentiero in mezzo alla natura che si snoda per poco più di tre chilometri nei boschi della collina, per un dislivello di soli 300 metri. Si parte dalla chiesa di Vignolo, si percorre un tratto di strada asfaltata e poi si comincia a salire, sul lato soleggiato prima, poi addentrandosi nel bosco.
Proseguendo il cammino si sale in cima del colle San Maurizio, si arriva fino al santuario Madonna degli Alpini e ci si gode il panorama sulle montagne che circondano il luogo e sulla vasta pianura cuneese, in particolare sedendo sulla Big bench, la panchina gigante rossa e verde posizionata verso il Comune di Vignolo nel 2020. Ma il sentiero di Petinmenin non è solo un itinerario naturalistico.
Accompagnano il percorso tanti piccoli oggetti, posti lì apparentemente solo per far capire la storia del piccolo Petinmenin, ma che possono anche portare a un altro tipo di percorso, di tipo personale, che può infondere tranquillità e serenità tramite decorazioni colorate, frasi che invitano alla meditazione o a riconoscere i doni che si sono ricevuti; altre che inducono a sognare e a vivere in armonia con la natura e il mondo. Ciò che piace di più ai bambini è però proprio il racconto che parla di Petinmenin: un bambino particolare, alto solo quanto un fungo, ma tanto coraggioso, che abitava una piccola casetta sulla collina vignolina. Sul suo percorso si materializzano però tante sfide e prove da superare, con tanti personaggi umani e animali, e percorrendo il sentiero si possono incontrare le loro raffigurazioni e le ambientazioni delle avventure.