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Venerdì 22 agosto 2025

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Un itinerario differente per ogni petalo

Percorsi contraddistinti da diversi colori per immergersi nella bellezza della natura, nell’arte e nella storia

La Guida - Un itinerario differente per ogni petalo

L’iniziale Petalo Fucsia nasce tra Vicoforte, Briaglia e la cappella di San Teobaldo di Niella Tanaro. Il percorso si sviluppa su un tracciato di 23 km, i cui punti estremi sono il Santuario di Vicoforte e la chiesetta di San Teobaldo a Niella. Percorrendo l’intero anello, il dislivello sarà di quasi 800 m in un continuo saliscendi con pochi tratti in piano. Questo è il petalo più immerso nella natura, soprattutto nel territorio di Briaglia. Adatto alle mtb, con alcune rampe tecniche facili in discesa, dure in salita.

Anello di Otteria. Percorso di 14,9 Km con dislivello di 608 m. In gran parte situato nel Comune di Vicoforte. Punto di partenza ottimale è il Santuario di Vicoforte, per proseguire verso i vigneti di via Montex, la discesa davanti ai calanchi del rio Otteria, tra prati e boschi, per poi risalire fino al Belvedere di Briaglia, ottimo sito per il pranzo con i suoi tavoli e fontana. Fuori sentiero si dovrà percorrere la provinciale per 500 m, transitando davanti alla parrocchiale fino a località Vaschetti dove, ritornando sul percorso fucsia, si rientrerà oltre il Colle della Guardia nel Comune di Vicoforte, passando da San Grato. A seguire attraverso bei prati, si fa ritorno all’abitato di Vicoforte, zona mulino e poi sulla pista ciclabile fino al Santuario.

Anello di Briaglia: percorso immerso nella natura con brevi tratti asfaltati. Il percorso misura 8,4 km con un dislivello di 450 m, si percorre mediamente in 2 ore. Lasciando l’auto in piazza Serra a Briaglia, procedere lungo la strada di cresta fino alla deviazione verso i laghi di Briaglia; oltre il ponticello sul lago inizia la salita verso località Boschi e a seguire San Teobaldo, dove si trova un’area pic-nic con fontana. Si prosegue su asfalto, transitando davanti alla panchina gigante di Niella, fino alla deviazione che riporterà sul fondovalle presso l’ipogeo della Casnea. Da questo punto è possibile rientrare in piazza Serra dopo aver percorso circa 5 Km, oppure, continuando lungo il sentiero, deviare a sinistra verso il “Prà Riund” e fare la salita nel bosco fino alla località Vaschetti, dove per richiudere l’anello si percorrerà un tratto di strada provinciale, transitando sulla piazza di Briaglia e a seguire al Belvedere sulle Alpi con la sua panchina gigante, prima di raggiungere il punto di partenza.

Il Petalo Blu di Niella Tanaro è l’anello che si adatta bene alle mtb, in quanto privo di rampe particolarmente impegnative, escludendo la salita sopra la frazione Cotelle. Il giro misura 17 km con un dislivello di 712 m. Il percorso a piedi richiede circa 4 ore. I punti di partenza possono essere San Grato di Vicoforte oppure San Teobaldo di Niella, dove il petalo blu si collega al petalo fucsia, oppure si può partire dal basso, lasciando l’auto presso la parrocchiale di Niella e avere un ritorno meno faticoso. Per chiudere l’anello è necessario percorrere un pezzo del petalo fucsia tra San Grato e San Teobaldo.

Petalo Rosso: è il petalo più breve, ma con un dislivello di oltre 200 m. L’anello si stacca dal petalo blu e si ricollega tra San Grato di Vicoforte e la Bicocca di San Giacomo. Misura 4,5 km. Lungo questo percorso è possibile incontrare tre cappelle degne di nota, oltre la chiesa di San Michele Arcangelo, alla base della salita alla località Castello.

Il Petalo Arancio si stacca dal sentiero fucsia in corrispondenza del borgo di Vicoforte, richiudendosi sul Santuario dopo un percorso di 15,5 km. Il percorso è facile e ha riferimenti molto importanti per la storia e l’architettura locale. Interessante la visita dei vicoli pedonali del rione di Piazza. In particolare, la tappa di Mondovì si snoda tra alcuni edifici e monumenti significativi: la cappella Mater Christi; la via delle Cappelle; l’antico Ghetto Ebraico; la via Marchese d’Ormea con la sua cinta muraria; le immagini e le edicole della Regina Montis Regalis; la chiesa di San Giuseppe dei Carmelitani Scalzi, nota come “La Misericordia”; la fortificazione militare della Cittadella; la chiesa di San Francesco Saverio, nota come La Missione; il palazzo Fauzone di Germagnano, che ospita il Museo della ceramica; il Palazzo del Governatore o degli Stemmi; piazza Maggiore; la Cattedrale di San Donato; il Vescovado; i Giardini del Belvedere con la Torre dei Bressani; la funicolare e la Viota che la costeggia; l’ex ospedale di San Francesco; la chiesa di Sant’Evasio; la cappella di Santa Croce; la chiesa di San Giovanni e San Domenico e il quartiere di Carassone. Su Mondovì insistono tre circuiti tra la città e la natura.

Anello della Tomara: è una passeggiata di 4.5 km con dislivello di 154 m. Partendo dal Santuario di Vicoforte seguire le indicazioni del petalo arancio, prima sulla breve pista ciclabile verso Mondovì, e poi risalendo la sterrata via della Tomara. Oltrepassato il cimitero di Fiamenga, abbandonare il sentiero prendendo a destra, attraversare la via principale per percorrere un breve tratto in erba che riconduce sulla stessa via più in alto. Proseguendo, si ritrovano le segnalazioni del petalo arancio in rientro nella zona del Borgo di Vicoforte, da dove collegandosi al petalo fucsia si ridiscende al Santuario su via San Rocco. Nel percorso da segnalare le parrocchiali di Fiamenga e di Vicoforte e la restaurata cappella di San Rocco.

Anello di Santa Croce: il percorso rappresenta una variante al lungo marciapiede che unisce le ultime case storiche del rione di Piazza con la via delle Cappelle. La variante ha dato vita a un breve anello la cui percorrenza richiede un’ora ed è ottimo per una passeggiata nella natura appena fuori città. Si tratta di 3,8 km, dislivello di 161 m. In partenza da piazza d’Armi si discende la ripida strada del Gius per poi finire tra bosco e prato fino all’isolata cappella Mater Christi. Da questo punto si risale su asfalto su via delle Moglie. La via culmina sulla provinciale, da attraversare per percorrere al centro di un noccioleto il sentiero fino a via delle Cappelle. Transitando sul marciapiede si rientra in zona piazza d’Armi, passando davanti alla cappella di Santa Croce.

Carassone – Mondovicino: è un percorso che collega l’outlet di Mondovicino con il sentiero, nel suo punto più prossimo a Carassone. La lunghezza è di circa 4,5 km.

Petalo Giallo: della valle Mongia. Dal Santuario di San Colombano a quello della Madonna della Neve, fino alle panchine giganti di Viola e di Monasterolo per un’esperienza escursionistica adatta anche agli amanti delle due ruote e non. Il percorso ad anello è di circa 9 km con partenza e ritorno dal market del paese. Percorribile sia in estate sia con le ciaspole in inverno.

Petalo Verde: appendice di collegamento tra la valle Mongia Valle Casotto, in fase di tracciatura nel 2024 ma già attivato a Lesegno e Mombasiglio, Scagnello, Battifollo e Lisio. A maggio sarà ultimata la segnalazione dell’anello di unione con Pamparato che misurerà circa 18 km.

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