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Giovedì 21 agosto 2025

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La Rete Natura 2000 e le zone umide di Fossano e di Sant’Albano Stura

La rete ecologica è stata istituita dall’Unione Europea per garantire la tutela degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciate o rare

La Guida - La Rete Natura 2000 e le zone umide di Fossano e di Sant’Albano Stura

Nel Parco fluviale Gesso Stura sono presenti tre aree della Rete Natura 2000 e in particolare le zone umide di Fossano e Sant’Albano Stura “Zone di protezione speciale”. La Rete Natura 2000 è il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Questa rete ecologica, diffusa in tutto il territorio comunitario, è stata istituita dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire la tutela a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciate o rare. In Piemonte si estende per oltre 400 mila ettari, coprendo il 15,91% del territorio regionale.

La Rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri in conformità alla Direttiva Habitat (92/43/CEE). Questi siti vengono successivamente designati come Zone Speciali di Conservazione (ZSC). La rete include, inoltre, le Zone di Protezione Speciale (ZPS), istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici. Le aree che compongono la Rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette in cui le attività umane sono escluse. Al contrario, la Direttiva Habitat mira a conciliare la protezione della natura con le esigenze economiche, sociali e culturali, nonché con le specificità regionali e locali (Art. 2).

I soggetti privati possono essere proprietari dei siti Natura 2000, garantendone una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico. La Direttiva riconosce il valore delle aree in cui la secolare presenza dell’uomo e delle sue attività tradizionali ha contribuito a mantenere un equilibrio tra attività antropiche e natura. Ad esempio, molte specie animali e vegetali oggi rare e minacciate dipendono dalle aree agricole tradizionali, dove pratiche come il pascolo o l’agricoltura non intensiva sono essenziali per la loro sopravvivenza. Per questo, la Direttiva sottolinea l’importanza di conservare non solo gli habitat naturali, ma anche quelli seminaturali, come le aree agricole tradizionali, i boschi gestiti, i pascoli e altri ambienti modellati dall’interazione tra uomo e natura.
In sintesi, la Rete Natura 2000 rappresenta un approccio innovativo alla conservazione, che integra la tutela della biodiversità con lo sviluppo sostenibile e il rispetto delle tradizioni locali.
Sandra Aliotta

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