Il bosco di Sant’Anselmo si trova al confine dei Comuni di Cuneo e Castelletto Stura, sulla destra orografica della Stura di Demonte. Ha un’estensione complessiva di circa 20 ettari, con popolamento di latifoglie miste (olmo, carpino e ciliegio) nel quale si trovano gruppi di farnia. Il bosco ha origine naturale, ricco di piante giovani; tuttavia presenta elementi di gestione umana che influenzano la struttura attuale: in tempi passati l’area era utilizzata come discarica ed ancora oggi è utilizzata a scopo ricreativo (sentieri e accessi) e, soprattutto, come pascolo per le pecore. È una fase d’evoluzione di un bosco non più giovane, ma di transizione verso uno stadio di maturità in cui tutti gli spazi sono occupati. É presente una rinnovazione arborea di quercia, carpino e olmo, in competizione con la fase arbustiva, densa e ricca di specie, sulla quale sembra però prevalere sfruttando longevità ed elevazione.
Di rilievo sono le piante acquatiche presenti all’interno dei fontanili e quelle che si sviluppano in acqua emergendo con porzioni del fusto, come l’iris giallo, il crescione e la veronica acquatica.
Vive in questo bosco il moscardino, il più piccolo rappresentante della famiglia dei gliridi. Nelle radure si trova anche la rara farfalla “Arion” dalla tipica colorazione azzurra con macchie nere, che vive in simbiosi con le formiche. Nei laghetti naturalizzati si riproducono le raganelle che si possono sentir cantare nelle sere d’estate in buon numero, il rospo comune, il rospo smeraldino e la rana temporaria.
Sono state avvistate anche libellule piuttosto rare, come la Coenagrion caerulescens, piccolo zigottero azzurro che qui si riproduce, oltre a numerose altre specie.
Al margine nord del bosco è presente una grande risorgiva che nasce da una pozza fangosa. La risorgiva ha subito lo sbarramento della strada sterrata che ne blocca il deflusso a valle, cosa che ha consentito di creare un laghetto di quasi 100 m di lunghezza. Col taglio del filare di alberi al margine destro, la risorgiva è passata ad essere un ambiente di zona aperto ed ospita l’iris giallo e altre piante acquatiche.
Nel bosco sono presenti diversi habitat: un prato arido periodicamente soggetto a pascolamento da parte di ovini, in buono stato di conservazione; un altro lungo un canale e una risorgiva canalizzata, di diverse centinaia di metri. Insieme a esemplari di quercia si contano diversi grandi ontani, che tendono ad essere più frequenti nelle immediate vicinanze dell’acqua, pur senza costituire una vera comunità autonoma. La costruzione dell’autostrada nelle vicinanze ha impattato pesantemente sull’area, ma il bosco è incolume come anche una parte dei prati aridi circostanti, mentre un’ampia porzione è andata persa.