Escursione sulle panoramiche Rocche delle Mulere del Vallone Cressi sullo spartiacque tra le valli Gesso e Vermenagna. Avvolti da fitti boschi sono modesti torrioni rocciosi utilizzati in passato per la produzione di pietre da macina. Recentemente la salita ai rilievi è stata attrezzata con delle corde da volontari di Robilante nell’ambito della segnalazione dell’itinerario “Anello delle Mulere” che parte dai pressi della cappella di Sant’Anna. Gli ausili – il cui uso non è assolutamente indispensabile – vengono in soccorso all’escursionista per superare un breve tratto di ripido sentiero lungo il quale sono disposte numerose pietre e lose dipinte con ritratti, animali e paesaggi. Il breve tratto di percorso indicato per “Escursionisti esperti” è evitabile percorrendo l’itinerario descritto per la discesa. Dalle Rocche nonostante la loro altezza modesta (circa 1066 metri) il panorama è interessante: si vede uno scorcio di pianura, la Bisalta, la Cima Saben, la Merqua e più lontano il Monte Tibert.
Dal centro storico di Roccavione si prende via Santa Croce che si insinua tra Municipio e la confraternita e porta ad un piccolo parcheggio. Si tiene la destra raggiungendo i Giardini d’Ara da dove si stacca a sinistra (direzione sud – cartello L43 con indicazioni per Tetto Cioma) una ripida sterrata che sale ai ruderi del castello e poi diventa buona, facendo riposare le gambe passando sul versante della Valle Vermenagna. La strada conduce attraverso bellissimi castagneti a Tetto Cioma 896 m (ca. 45 min.). Dal caseggiato rurale un sentiero (indicazioni) porta al Monte Cucetto 1002 m segnalato da una croce e da una tavola panoramica realizzata dal compianto Livio Marro, appassionato escursionista roccavionese. Il nostro itinerario procede in direzione sud e passa per Tetto Griva (10 min. ca da Tetto Cioma). Il nome in occitano significa tordo. Presso le case c’è un piloncino votivo datato 1888. Nella nicchia, sulla parete di fondo, sono raffigurati la Vergine tra i santi Giovanni Battista e Lucia mentre ai lati vi sono San Dalmazzo (a sinistra) e San Grato.
Da questo punto diramano diversi itinerari indicati da cartelli su di un palo segnaletico (L35/14), il nostro è L43 in direzione di Robilante. Comincia una breve ma “cattivella” salita lungo il crinale Valle Gesso-Valle Vermenagna. Superata la rampa il cammino spiana e tra castagni passa presso una casa diroccata e quindi a Pian della Reina 963 m (cartello scartato a sinistra rispetto il tracciato) ai piedi delle Rocche delle Mulere. Dal tracciato principale in leggerissima discesa si va a prendere l’esile e ripido sentierino a destra delle Rocche che poco più in alto è attrezzato con corde. Raggiunta la cresta se ne segue il filo passando per un primo torrione e poi per un secondo e infine dopo un tratto pianeggiante si arriva ad un bivio marcato AdM (Anello delle Mulere). Si scende a sinistra (indicazione per escursionisti e MTB) tornando a Pian della Reina. Da questo si torna sui propri passi sino a Tetto Griva e si svolta a sinistra in discesa per la sterrata che percorre il Vallone Cressi. Lungo il percorso si toccano Tetto Carletto e la deviazione a destra per la palestra di roccia (una delle prime della provincia di Cuneo). Dopo un tratto pianeggiante accanto al rio si raggiunge Tetto Cressi e quindi su strada asfaltata Tetto Gian di Dio. Si svolta a destra per tornare a Roccavione seguendo la rotabile poco trafficata fino alla casa al civico 2. A destra un sentierino attraversa un campo e porta ad un tracciato che segue la bealera. Ci si immette poi in via dei Boschi e seguendola si torna al punto di partenza.
Scheda tecnica
Partenza: Roccavione 649 m
Dislivello: 450 m
Difficoltà E ed EE (evitabile)
Tempo di percorrenza: 2.30/3 ore