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Sabato 16 agosto 2025

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La Bealera del diavolo, un tracciato che collega la Valle Corsaglia e Bossea

Leggenda a parte, il sentiero corre per 18 chilometri sul sedime del canale che avrebbe dovuto portare l’acqua del Corsaglia fino al Santuario di Vico

La Guida - La Bealera del diavolo, un tracciato che collega la Valle Corsaglia e Bossea

La “Bealera del diavolo” è un sentiero storico che fa da collegamento tra la Valle Corsaglia e Bossea, attraverso Montaldo di Mondovì e Vicoforte. Il suo nome prende spunto da una leggenda che si raccontava a Vico, secondo cui fu il diavolo in persona a costruirla. Il demonio, invidioso della magnificenza del Santuario di Vicoforte costruito nella valle dell’Ermena a Vico, in onore della Beata Vergine Maria, e consapevole della necessità di approvvigionamento di acqua per i pellegrini, aveva proposto al rettore un patto scellerato: se fosse riuscito in una sola notte a portare l’acqua del Corsaglia fino a Vicoforte, avrebbe avuto il permesso di impossessarsi del Santuario. Il rettore accetto ma ad una condizione: il patto sarebbe stato valido solo se il diavolo fosse riuscito a portare l’acqua in una notte soltanto. Il signore degli inferi scavò tutta la notte, lavorando con frenetica energia infernale arrivò con la bealera fin dopo il monastero benedettino di Santo Stefano, già in prossimità del Poggio di Vico. Ma qui giunto, la luce spietata dell’alba aveva fatto svanire le sue forze luciferine ed essendo una creatura delle tenebre dovette ritirarsi nel buio degli inferi perdendo miseramente la scommessa con il rettore. A ricordo dello scampato pericolo, alla fine del tracciato della bealera incompiuta, alcuni devoti abitanti di Vico edificarono un’edicola votiva che ancora oggi è chiamata “pilone del diavolo”, Ma questo pilone è anche uno sberleffo del diavolo in quanto le quattro pareti sono bianche, nessuna porta affreschi sacri, quasi un ultimo colpo di coda di Lucifero.

Leggende a parte, il percorso della Bealera del diavolo rappresenta un sentiero molto suggestivo che attraversa il paesaggio dell’Alta val Corsaglia. Nei testi di storia locale si trovano scarsissimi cenni all’opera. A parte le indicazioni generali sulle “Bealere” degli Statuti di Mondovì e la certa documentazione degli Statuti della Bealera di Niella Tanaro. L’opera sembra sia stata iniziata intorno al 1600, e avrebbe dovuto portare l’acqua del Corsaglia fino al Santuario di Vico. Il sentiero attuale corre per 18 km sul sedime di quest’antica opera. Il tratto è stato bonificato con un intervento richiesto dal Comune di Frabosa Soprana alla Regione Piemonte, grazie all’intervento degli operatori forestali della squadra 107. I lavori hanno previsto la ricostruzione dei tratti franati e il sentiero è stato ripulito. Il tratturo è punteggiato da piloncini votivi, alcuni con pitture pregevoli, quasi tutti rappresentanti la Madonna di Vico, perché era là che la strada conduceva, e in un tratto dove la via costeggia la roccia è stato scolpito l’anno di costruzione della Bealera. Per completare l’opera resta il tratto dalla Torre Sibilla al Pilone della Morra a Montaldo. Il percorso corre a mezzacosta sulla sinistra orografica del Corsaglia, ha inizio dal punto di adduzione sul torrente Corsaglia poco sopra l’abitato, un centinaio di metri oltre la dismessa fabbrica di acido tannico della famiglia Caramello, per poi proseguire attraversando le terre frabosane, di Montaldo Mondovì e terminare a Vicoforte, nominalmente, incrociando via del Gavi, via dei Martini e via del Gherbo.

Attualmente è una strada sterrata tracciata sulle mappe catastali che viene usata come pista forestale e percorso cicloturistico: è classificata e segnalata come sentiero Regione Piemonte E05/E21. Sulla carta in scala 1:10.000 del Geoportale della Regione Piemonte si può percorrere quasi l’intero percorso indicato con un tratteggio di sentiero che come un irregolare arabesco si sviluppa tra le curve di livello da 630 metri delle Settevie ai 700 di Corsaglia. Considerato che la quota altimetrica dell’attingimento al torrente Corsaglia è di 700 m e che le Settevie (Matussia) a Vicoforte è di 629 m, la Bealera del diavolo ha un dislivello di 71 m su una distanza di 13.750 m.

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