La Cappella della Madonna della Crocetta sorge esattamente sul confine tra il territorio del Comune di Borgo San Dalmazzo e quello di Cuneo. Dedicata alla Madonna, si erge sul terrazzo alluvionale che si estende da Borgo verso Cuneo. Un elemento interessante è che si trova sulla linea di un antico decumano, un’antica strada romana che divideva le due località. La data di fondazione dell’edificio è testimoniata da una targa che attesta la sua costruzione nel 1180. Nel corso dei secoli, la cappella ha avuto diversi nomi. Era infatti conosciuta come “Salvaggia” o “Salvagna”, un nome che appare in un resoconto della visita del vescovo di Mondovì, Michele Casati, nel 1755. Questo nome potrebbe far riferimento a un luogo di rifugio, situato in un punto particolarmente esposto al pericolo durante i guadi sul fiume Gesso. Oppure, secondo altri, sarebbe da collegare al nome della famiglia che ne aveva il patronato. Nel XIX secolo, per migliorarne l’accessibilità e la funzionalità, fu aggiunto un deambulatorio esterno, destinato in particolare alle novene e ai bivacchi di fortuna.
La cappella si compone di due vani interni, collegati tra loro: uno di forma quadrata e uno rettangolare, più piccolo, probabilmente destinato ad ospitare un eremita. La facciata principale è a capanna, con un portale centrale accompagnato da due piccole finestre. Sopra il portale si trova una finestra a lunetta, e al di sopra una decorazione a tondo che rappresenta la Madonna con il Bambino. Un piccolo campanile, a cui si aggiunge una particolare edicola metallica con un’altra campanella, spicca sul tetto, aggiungendo un tocco caratteristico all’edificio. All’interno, uno degli aspetti più significativi è un affresco gotico che un tempo copriva tutta la parete di fondo. Oggi, di quest’affresco, sono visibili solo dei lacerti, tra cui una scritta che recita “S. Dalmatius” nell’angolo inferiore. Un altro importante elemento decorativo è l’icona mariana sopra l’altare, un affresco che sembra essere una ripresa dal più antico affresco gotico. Dal porticato esterno si spalanca un magnifico panorama che abbraccia l’area fluviale, il profilo inconfondibile della Bisalta per allargarsi poi all’imponente cerchia delle Alpi Marittime.