Negli scorsi giorni nuove ondate di calore hanno colpito il Cuneese, portando alcune borgate montane a soffrire la scarsità d’acqua.
“La situazione cambia giorno per giorno – spiega Livio Quaranta, presidente dell’ACDA. Le sorgenti superficiali, prevalenti nella nostra zona e soprattutto nell’area montana, indubbiamente risentono di queste temperature.
Oltre al caldo eccessivo, un’altra criticità che stiamo rilevando è la notevole presenza turistica che, nonostante sia senza dubbio un buon segno, mette in crisi gli impianti e le reti idriche montane che non sono strutturate per gestire questi numeri. Infatti, registriamo sbalzi da 10 beneficiari a 200 che consumano acqua, spesso negli stessi orari. Ciò rende difficile la corretta attuazione del servizio.
Stiamo registrando una situazione particolarmente critica a Sampeyre, dove abbiamo chiesto al Comune di emanare un’ordinanza in quanto vi è una parte del paese che sta soffrendo la carenza d’acqua, mentre un’altra ne ha a sufficienza. Stiamo cercando di capire come ovviare questo problema così da poter intervenire non appena possibile.
Oltre a Sampeyre, le zone nelle quali stiamo riscontrando maggiori difficoltà sono prevalentemente le piccole borgate montane delle valli Varaita e Maira, dove abbiamo portato alcune cisterne per mantenere la disponibilità idrica.
Nonostante ciò, la situazione per il momento non è paragonabile agli scorsi anni: nel 2022 avevamo avuto la necessità di attuare più di quattrocento trasporti d’acqua, quest’anno siamo tra i 15 e i 20.
Questa settimana e la prossima comunque rimaniamo all’erta in caso la situazione cambiasse.
Per quanto riguarda invece l’area cittadina di Cuneo e le industrie che serviamo, non abbiamo segni che l’acqua sia diminuita.”