“Le rive del torrente Gesso, le sue sponde e le sue piccole spiagge, nei tratti tra Borgo San Dalmazzo e Fontanelle rappresentano per noi un vero luogo del cuore”. Così scrivevano quattro alunni di seconda media nell’elaborato presentato in occasione della terza edizione del Premio “Giornalista Junior”, il concorso indetto dall’amministrazione comunale in ricordo del giornalista Gianfranco Bianco. Nel testo che riportiamo di seguito, Evelyn Di Salvo, Aja El Baharaoui, Matteo Messa, Matteo Petrisor (classe 2ª E dell’anno scolastico 2020/21) rendevano omaggio al fascino discreto e all’anima poetica di quella parte del territorio borgarino, tra ricordi, nostalgie, affetti e annotazioni naturalistiche. “È il nostro luogo del cuore per diverse ragioni: per qualcuno di noi rappresenta affetti familiari perchè lungo le sue rive faceva lunghe passeggiate con i propri nonni”. “Per me – confida Evelyn – questo torrente non ha un significato diretto, ma riporta la mia mente all’infanzia che ho trascorso a Fontanelle, paese collegato con Borgo San Dalmazzo, infatti lungo le rive del Gesso ho passato molto tempo in compagnia dei miei cari nonni che mi hanno vista crescere e a cui io voglio molto bene; ricordo le passeggiate in estate con la cagnetta Mila e mio nonno Filippo. Con noi alcune volte si univa anche mio cugino”.
Per altri è un posto per pensare a momenti passati in allegria con vecchi amici, che purtroppo ora si sono allontanati perchè si sono trasferiti lontano. Sicuramente un motivo che ci accomuna tutti contemporaneamente sono le uscite e le passeggiate scolastiche, organizzate dagli insegnanti di scienze ed educazione motoria. Durante queste uscite, a volte anche in bicicletta, si percorre il torrente in tutta la sua bellezza: si possono ammirare piante e fiori di vario genere, ma soprattutto ci si ferma ad osservare la potenza dell’acqua, che, a volte, incute quasi timore. È bellissimo sentirsi liberi, respirare all’aria aperta e poter ammirare dal vivo ciò che si studia a scuola: conoscenza che diventa competenza (questa non è farina del nostro sacco, è una frase che spesso sentiamo ripetere dai prof).
Inoltre trascorrere il nostro tempo qui ci carica di energia e di positività, quella positività che in questo periodo (quello del Covid, ndr) è andata scemando ogni giorno di più. (….) Concludiamo con alcuni versi che esprimono l’augurio che tutto possa tornare alla normalità. “Dal monte veloce scende,/ con le scheggiate sponde;/ci riporta ai ricordi cari/prima di perdersi nei mari./ Vogliamo una rima/ che ci faccia tornare al prima/ questo è un pensiero molto sincero./ Vorremmo tornare bambini/ quando eravamo piccini/ e nei nostri pensieri eravamo immersi/ e di felicità sommersi”.