Le Alpi fanno parte dei cosiddetti hotspot climatici, quelle parti di mondo in cui i cambiamenti climatici si manifestano prima e con particolare intensità. Le temperature aumentano più rapidamente rispetto alla media globale, il regime delle precipitazioni si modifica esponendo i territori a eventi estremi, siccità e alluvioni, i ghiacciai si ritirano a un ritmo allarmante e la copertura nevosa si riduce. Tutto questo si traduce in una diminuzione della disponibilità idrica in ambienti in cui la minima variazione può rappresentare una minaccia per habitat e specie, che sono adattate a condizioni estremamente specifiche e peculiari.
La carenza d’acqua non solo impatta su laghi, torrenti e zone umide, ma anche sulle attività economiche come l’agricoltura e il pastoralismo. In questo contesto, gli otto parchi italiani e francesi che compongono il partenariato di un progetto europeo dedicato al tema, denominato “Aclimo”, si sono posti la sfida di studiare l’evoluzione della risorsa idrica e di accompagnare il territorio, dati alla mano, verso un utilizzo saggio dell’acqua, proponendo pratiche di adattamento per le attività agricole e pastorali che garantiscano la loro sopravvivenza nel lungo periodo e la conservazione della fragile biodiversità alpina.
Per farlo, si è partiti da chi ha già imboccato la strada giusta, producendo una serie di otto video che raccontano alcune delle numerose esperienze di gestione sostenibile dell’acqua in agricoltura e allevamento che sono nate sul territorio grazie all’impegno degli operatori in dialogo con le istituzioni. Girati nell’estate del 2024, i video accompagnano lo spettatore attraverso immagini e parole dei protagonisti, per tutto l’arco alpino occidentale, dalla Vanoise fino alle Alpi Liguri e alla pianura cuneese, alla scoperta di soluzioni di irrigazione innovative, nuove modalità di gestione dei pascoli, delle difficoltà da affrontare per portare l’acqua all’alpeggio e dell’importanza di tutelare le zone umide e la loro biodiversità dalla scarsità idrica.
Con il riscaldamento globale che sulle Alpi minaccia sia gli habitat che le attività economiche tradizionali, ciò che emerge dalle testimonianze è che la condizione per uno sviluppo davvero sostenibile è il dialogo tra le parti interessate. È fondamentale che allevatori, agricoltori, parchi, amministrazioni e comunità locali riconoscano le reciproche necessità e cooperino nella ricerca di soluzioni condivise che consentano di preservare queste attività e tutelare l’ambiente alpino. La serie di video, dal titolo: “Gocce di cambiamento: otto esperienze di gestione sostenibile dell’acqua in agricoltura e allevamento”, è stata curata dalle Aree Protette Alpi Marittime e realizzata dalla regista cuneese Elena Valsania (Feliz). I video sono disponibili in italiano e francese. Per informazioni consultare il sito del Parco fluviale.