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Mercoledì 6 agosto 2025

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Crissolo, il Comune spiega la mancata apertura della seggiovia 

“Frutto di alcuni imprevisti che si sono verificati e che il gestore ci ha segnalato”

Crissolo

La Guida - Crissolo, il Comune spiega la mancata apertura della seggiovia 

La mancata apertura estiva della seggiovia a causa dell’assenza di un caposervizio (senza il quale il Ministero non rilascia alcun collaudo) sta causando molte polemiche a Crissolo. Platea dello scontro la pagina Facebook di “Sei di Crissolo se…”, dove i commenti – complice anche il rinnovo dell’cmministrazione comunale la prossima primavera – non si contano davvero più.
Sul banco degli “imputati” il Comune ed il gestore dell’impianto Renato Cristiano, amministrato re della Rumm Club.
C’è chi invita tutti ad “andare a fare altro” e chi si chiede “perché non ridarla da gestire a Genre (Sipre, ex gestore) invece che a personaggi che arrivano da 900 chilometri” e chi si chiede “ma se vengono a mancare i requisiti per chi gestisce una attività data in appalto o concessione diretta da un ente comunale, il Comune di Crissolo non dovrebbe escludere l’appaltatore (come già successo in passato) e rifare un affidamento diretto?” e chi prende atto che, se si esclude la tanta gente della domenica a Crissolo si respira “un’atmosfera desolante”.
Tante polemiche, dicevamo, che ieri hanno”costretto” il Comune a tentare di spiegare con un commento sul la stessa pagina social la mancata apertura dell’impianto, che insieme con la non apertura di due strutture ricettive (il “Corona Grossa” per scelta propria, il “Monviso” dopo i sigilli imposti dai Carabinieri del Nas) e l’imminente chiusura di una terza, regala a Crissolo una delle peggiori estati degli ultimi anni.
“Ciò che è accaduto – scrive il Comune – dipende da alcuni imprevisti che si sono verificati e che il gestore ha segnalato al Comune: la mancata apertura estiva della seggiovia è una conseguenza di questi imprevisti, ma non è imputabile a una gestione non conforme.
Ci rammarichiamo per quanto avvenuto, ma è viva la speranza che si possa presto tornare a usufruire di tutti gli impianti di risalita, per i quali abbiamo presentato un piano di rilancio partecipando al Bando investimenti sistema neve Regione Piemonte 2025-2030”.
Ma le polemiche continuano.

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