Quello di domani (martedì 22 luglio) è un anniversario epocale per la montagna ed in particolare per il Monviso. Una giornata che il suo protagonista festeggerà e condividerà presso la “Baita del la polenta” dei suoi amici di vecchia data, la famiglia Genre.
Lui è Nino Viale, maestro di sci di Limone Piemonte e gestore del rifugio “Le marmotte”.
Lo stesso giorno del 1975 Viale, per vincere una scommessa fatta con l’amico e collega Nino Perino, direttore della scuola di sci di Limone, affrontò, per la prima volta in assoluto, la parete nord del Re di Pietra. Scese il vertiginoso canale Coolidge senza avere nessuna esperienza, con ai piedi degli sci da pista, accompagnato dal suo amico e esperto alpinista Claudio Bodrone, che seguì l’impresa con una piccola cinepresa in Super8.
A lui venne successivamente dedicato il film documentario “Monviso mon amour”, scritto e diretto da Fabio Gianotti. Prodotto dall’associazione culturale Kosmoki nel 2015 e dedicato alla leggendaria impresa di sci estremo sulla parete nord del Monviso realizzata esattamente 50 anni fa da un impavido sciatore cuneese.
Nel 2015, cinque ragazzi (Alberto Berloffa, Lorenzo Facelli, Federico Ravassard, Emilio Giacomelli e Guglielmo Gallone) decisero poi di ripetere quell’impresa. Salita avvolta dalla nebbia, la discesa si svolse su di un canale completamente ghiacciato. Un elicottero sorvola la montagna, effettuando delle riprese aeree. A bordo c’è Stefano De Benedetti, mito dello sci estremo, il primo a discendere la leggendaria parete ovest dello stesso Monviso. Alla fine della discesa, ad attendere i ragazzi ci sono sia Viale che De Benedetti e l’incontro viene filmato dalla telecamera di Fabio Gianotti. Nasce così il film “Monviso mon amour”.