Il Museo si trova nella centralissima via Roma, a Fossano, al civico 126. Grazie ad un importante intervento di recupero dei locali, voluto e sostenuto economicamente dalla Cassa di Risparmio di Fossano, qui oggi sono conservati campioni di minerali cuneesi e alpini così come reperti fossili delle Langhe e del Roero, e minerali dalla Collezione Rolleri, acquisita tempo fa dalla Fondazione Federico Sacco. Sono inoltre ospitati in museo interessanti campioni di lapilli e bombe laviche, frutto della donazione dello studioso Daniele Russo, a legare simbolicamente il nostro territorio alpino ai vulcani primigeni e “padri” del Monviso quando le rocce del Re di Pietra facevano parte del pavimento oceanico.
La foresta fossile di Fossano offre al museo reperti di legno, foglie e antenati delle odierne chiocciole di terra, a testimoniare e raccontare l’interessantissima scoperta dell’ornitologo Pierluigi Beraudo avvenuta nel 2016 fra le marne del torrente Stura. A Fossano della Foresta Fossile è possibile osservare le ceppaie in posizione di crescita, con le radici che si allungano a raggiera, in certi casi anche per 4 metri o più. Vi sono poi tronchi caduti, rari strobili e rami, su cui in certi casi si riconoscono le foglie. Si rinvengono anche molluschi tipici dell’ambiente Villafranchiano.
Il filo conduttore tra i materiali esposti è ispirato alla figura di Federico Sacco, insigne geologo, paleontologo e glaciologo fossanese autore di più di 700 tra pubblicazioni e cartografie a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra i padri nobili della “Carta geologica d’Italia” che molto deve al Suo contributo. Non manca una sezione didattica attrezzata con Lim e materiali studiati ad hoc ove il Museo ospita insegnanti e divulgatori della materia. La visita al Museo è libera e gratuita. Aperture nei pomeriggi di sabato (no agosto) e domenica dalle 15 alle 18. Per visite speciali per classi scolastiche contattare info@fondazionefedericosacco.it.