Il festival culturale Scrittorincittà tornerà Cuneo dal 12 al 16 novembre, per la XXVII edizione, che quest’anno sarà “cerchi”.
“É la voce del verbo cercare, ossia lasciarsi ispirare da un invito e da un desiderio. – spiegano gli organizzatori in un comunicato – “Cosa cerchi?” È forse la domanda più diffusa oggi, anche quando non viene posta esplicitamente. Cosa cerchi? La felicità, il lavoro, la salute, il tempo libero, la pace nel mondo? Cosa cerchi in profondità? Cosa cerchi in superficie? Cosa ti muove verso mete diverse, cosa ti fa alzare dal letto la mattina? Cerchi quel “patto originario dello spirito con l’universo”, come diceva Simone Weil? Cosa cerchiamo nei libri? Forse vedere “se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio” come scriveva Franz Kafka? C’è qualcosa che i libri cercano nei lettori, o magari negli autori?”
Ma è anche il plurale di cerchio: “sono i cerchi che raccontano la perfezione delle cose, oppure quelli delle biciclette o quelli nel grano, tracciati da chissà chi, e i cerchi olimpici, così importanti perché rappresentano la vicinanza tra i continenti, e i cerchi alla testa di chi si fa tante domande. Ma cerchi sono anche i pianeti disegnati su una mappa: la Terra è un cerchio nel disegno di un bambino. A scrittorincittà si formeranno soprattutto cerchi di persone, perché come gli esseri umani hanno bisogno di stare in cerchio, di ritrovarsi. Si prova il desiderio di cerchi piccoli, intimi e famigliari, e di cerchi più larghi, che permettano di sentirsi parte di una civiltà, ognuno col proprio posto, senza esclusioni.
Stare in cerchio è un modo di vivere la comunità. Se la società di oggi sembra a volte un lungo selfie, la forma del cerchio va contro le convenzioni, il bastare a se stessi. Il cerchio è altruismo e a scrittorincittà in cerchio si torna a guardarsi in faccia, a dialogare”.
L’anno scorso, il tema era stato “stelle”.