Il periodo napoleonico non passa senza conseguenze anche per la nostra città. Il nuovo libro di Giovanni Cerutti ne documenta con la solita cura tanti piccoli particolari. A leggerne le pagine si ha l’impressione di una città che, pur defilata rispetto alla grande storia europea che la guarda dalla collina di Cherasco. È una cittadina che cerca di vivere nel modo migliore possibile gli eventi.
Il libro è infatti caratterizzato da un continuo rimando tra avvenimenti storici e fatti locali, decisioni di ampio respiro capaci di riflettersi sull’assetto politico e amministrativo, persino urbanistico, e vicende nostrane.
Cuneo cerca il suo spazio in quella “globalizzazione” antelitteram napoleonica sopportando l’ennesimo assedio, preparando però anche quelle trasformazioni nel tessuto urbano che matureranno nel secolo entrante.
Così all’ombra della “grande Nazione”, la Francia rivoluzionaria, la città acquisisce il titolo di capoluogo del dipartimento della Stura anche se, annota l’autore, la cittadinanza non recepisce subito (e forse neanche in seguito) le nuove idee, specie sul piano della devozione popolare. Nel 1799 con l’esercito austro-russo ormai vicino, le spoglie del Beato Angelo Carletti vengono traslate dall’Ospizio dei frati, in pieno centro, alla chiesa della Madonna degli Angeli. La folla è grande: addirittura molti non riescono a rientrare nelle mura trovando le porte sbarrate. E ci sono pure le rimostranze della Municipalità “molto mal contenta” per questa prova di fede in un clima di laicismo dilagante, seppur opportunista.
Il libro di Cerutti documenta anno per anno i principali avvenimenti della città in relazione alle decisioni prese dalle autorità che si succedono. Compaiono nomi che hanno un certo peso nella storia di Cuneo, ma anche delle figure meno conosciute.
Decisioni prese altrove riverberano la loro influenza nel governo e nell’organizzazione della città. L’individuazione dell’area per il nuovo cimitero urbano, il piano regolatore che disegna il moderno assetto urbanistico, un’apertura verso la comunità israelitica, l’istituzione del “liceo napoleonico” sono alcuni aspetti che, accanto alla sottolineatura di entusiasmi troppo celeri, contraddistinguono il periodo napoleonico di fatto importante per la nostra città.
I Francesi a Cuneo 1796-1814
Giovanni Cerutti
Primalpe
14 euro