Il fritto misto alla piemontese, un tempo simbolo di frugalità e di cucina popolare, è diventato una delle eccellenze della cucina piemontese, apprezzato per la sua varietà e il suo sapore unico.
Nasce infatti nelle famiglie di campagna, dove la macellazione degli animali avveniva direttamente a casa e dove la raccomandazione principale era “sgairuma niente” (“non sprechiamo niente”).
Questo era il motivo per il quale le frattaglie (fegato, rognoni, animelle, cervella, ecc.) venivano trasformate in un’unica pietanza fritta.
Nel tempo, la ricetta si è arricchita di altri ingredienti, come carne, salsiccia, verdure, frutta, e persino dolci, diventando una sorta di festoso assortimento.
Il fritto misto è un piatto che si presta a essere consumato in compagnia, celebrando la ricchezza della cucina piemontese e le tradizioni locali.
La sua preparazione, un tempo esclusivo delle famiglie di campagna, è diventata sempre più comune anche nei ristoranti piemontesi, affermandosi come un piatto rappresentativo della regione.
L’interesse per la cucina regionale e le sue tradizioni ha portato il fritto misto a essere apprezzato anche al di fuori del Piemonte, diventando un simbolo di autenticità e genuinità.
In altre parole il fritto misto alla piemontese è un piatto che ha radici nella storia contadina della regione, rappresentando un’evoluzione della cucina piemontese che ha saputo trasformare gli scarti in un’eccellenza gastronomica. È un piatto che celebra la frugalità, la creatività culinaria e la convivialità, diventando un simbolo di tradizione e gusto.
Tutto quanto appena scritto, il ristorante-pizzeria New Wellington di via Reinaud a Paesana lo ha trasformato in un suo cavallo di battaglia partito quasi con timidezza ma rivelatosi ben presto vincente. Basti pensare che l’ultima volta che la sua titolare Patrizia Abbate Daga lo ha proposto, il fritto misto ha saputo raccogliere più di 400 prenotazioni, costringendola a spalmarle su tre domeniche consecutive.
Adesso, dopo una breve pausa, il fritto misto torna protagonista al New Wellington, che lo riproporrà a pranzo domenica 15 giugno, con inizio alle ore 12.30.
Conterà 18 portate: manzo, maiale, pollo, salsiccia, fegato, rane, cervello, trota, anelli di cipolla, cavolfiore, zucchina, semolino, Pavesino, amaretto, albicocca, prugna, crema fritta al cioccolato e rum e frittelle di mele.
Con l’aggiunta di un carpaccio di vitello con verdurine come antipasto di benvenuto.
Il costo del pranzo è di 30 euro, comprensivo di acqua, vino della casa sfuso, dolce, sorbetto al limone e caffè.
La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare chiamando (quanto prima) il numero 3773598255.