Sabato 17 maggio, alle 21 al teatro Don Bosco di Cuneo, va in scena la commedia brillante di Francesca Monte “Les temps de l’amour, ovvero il Dio della carneficina” messa in scena dagli allievi del gruppo avanzato di teatro adulti di Palcoscenico-Performing Arts Center.
In questo geniale e raffinato testo contemporaneo, si ride dall’inizio alla fine. Il divertimento è generato dal riconoscersi del pubblico nei difetti dei protagonisti, in tutte quelle mancanze, debolezze, inadeguatezze che di per sé non hanno proprio nulla di divertente. Questa è la quintessenza della commedia: si ride perché tutto va storto e la risata esorcizza e consola.
La drammatica realtà, come afferma quasi casualmente a un certo punto uno dei protagonisti, è che il genere umano è per sua natura malvagio e, nonostante un’apparenza costruita di civiltà, tolleranza, progresso, educazione, comprensione per l’altro, fondamentalmente restiamo dei barbari. Messi alle strette o presi in castagna su quelli che crediamo essere i nostri incrollabili principi, siamo pronti a dare il peggio di noi per prevalere, in qualunque circostanza.
Quale pretesto migliore, in tempi di ‘fantocrazia’, del litigio tra due bambini per scatenare nei rispettivi genitori una reazione atavica di prepotenza e aggressività incontrollate? Il fair play viene meno quasi subito e i toni della discussione peggiorano progressivamente fino a diventare un grottesco tutti contro tutti. Per questo motivo nella messa in scena gli attori non corrispondono ai personaggi previsti dal testo ma sono in netto sovrannumero: ognuno dei protagonisti viene interpretato da più attori. Perché la commedia, o per meglio dire la tragedia rappresentata, non è quella di quattro persone bensì di tutto il genere umano.
