Dovrebbero concludersi entro l’estate per la parte interna, con completamento dell’area esterna e apertura entro l’inizio del 2026, collaudi permettendo, i lavori del nuovo micronido che il Comune sta costruendo a Madonna dell’Olmo, in via Granatieri di Sardegna, con una capienza di 24 bambini.
I lavori, iniziati nel marzo del 2024, sono stati illustrati giovedì 3 aprile alle commissioni comunali competenti, presiedute da Carla Santina Isoardi ed Erio Ambrosino, nel corso di un sopralluogo alla presenza anche della sindaca, Patrizia Manassero, e degli assessori Luca Serale e Paola Olivero, dei tecnici comunali Valter Martinetto e Ivano Biga e degli ingegneri dell’RS Studio Paolo e Sara Sacco.
L’intervento è finanziato con fondi del Pnrr per 900.000 euro e fondi comunali per circa 440.000 euro, per una spesa complessiva di 1.370.000 euro, a cui si dovranno aggiungere con una prossima variazione di bilancio altri fondi dal bilancio comunale per almeno 70.000 euro per far fronte ai rincari in corso d’opera.
“Ai costi di costruzione e avviamento tocca ovviamente far fronte – ha sottolineato l’assessora, Paola Olivero – ma l’impegno economico dell’amministrazione sul micronido non si esaurisce certo così. Anzi, per noi i problemi veri iniziano dopo, visti anche i progressivi tagli del governo che colpiscono sempre più i settori dell’educazione e del sociale. Qualunque portata abbiano raggiunto le spese, però, in questo caso l’affrontiamo più che volentieri”.
I lavori
Nell’area di circa 1.800 metri quadrati complessivi, di proprietà comunale, è in costruzione un edificio su un solo piano con una superficie lorda di circa 370 metri quadrati. “La distribuzione degli spazi è stata organizzata secondo i principi della bioclimatica, vale a dire che le zone soggiorno sono collocate sul lato sud, in modo da avere una migliore esposizione solare, mentre i servizi generali sono sul lato nord. L’edificio sarà adeguato sismicamente e staticamente, rispetterà la normativa Nzeb (per gli edifici a impatto ambientale quasi nullo, classe energetica A4) e sarà senza barriere architettoniche”.
Strutture per l’infanzia
Il nuovo edificio consentirà al Comune di incrementare il numero di posti disponibili nelle strutture cittadine dedicate all’infanzia 0-3 anni, servendo in particolare l’area dell’oltre Stura, dove al momento non esiste nessuna struttura comunale di questo tipo. “Garantirà quindi un servizio – ha sottolineato Ivano Biga, responsabile del settore Servizi scolastici e asilo nido del Comune – che potrà andare a beneficio anche delle frazioni circostanti”.