“Mi spiace che non siano più calde e fragranti come questa mattina, ma sono buonissime anche così”. Con un grande vassoio di focacce di Recco, una/due volte al mese, Silvano si presentava alla redazione de La Guida. La focaccia era il pane spezzato per celebrare la vita, l’amicizia, che ci univano fin dal 1977 quando aveva iniziato a scrivere su La Guida. Un gesto semplice, generoso e disarmante. Aveva la capacità rara di saper ascoltare ed entrare in empatia. Con tutti. Prediligendo gli sfigati. Ai quali, ha dedicato tempo, vicinanza, le migliori energie di cui disponeva.
Da focolarino, anche con responsabilità importanti, qual era diventato nutrendosi della spiritualità di Chiara Lubich. Da uomo umile e gioioso insieme, che ha scelto i più fragili tra i fragili, quelli che abitano le “periferie esistenziali” in particolare di Genova e di Ventimiglia. Di loro ha raccontato nel suo libro “Senza diritto di cittadinanza” (ed. Città Nuova). Da quel libro, la Compagnia della Zucca, ha tratto lo spettacolo “Esclusi” che porterà in scena domenica 13 aprile alle 21, al teatro Toselli. Con la stessa leggerezza che era di Silvano, i monologhi, le scene e le canzoni danno voce alle persone che vivono ai margini della società, ai bordi delle strade, dei quali Silvano racconta.
La serata, ad ingresso libero (biglietti disponibili nei prossimi giorni su www.promocuneo.it), è un omaggio che La Guida e le Acli di Cuneo, a cui Silvano ha collaborato per anni, con il supporto di Promocuneo e il patrocinio della Città di Cuneo, vogliono rendere omaggio a Silvano Gianti a cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 15 aprile 2020, per un malore improvviso.