È stata istituita, lo scorso 11 febbraio, la commissione d’inchiesta della Camera dei Deputati sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto. Presidente è Elena Bonetti, deputata eletta per Azione – Italia Viva, ministro nei governi Conte e Draghi per le pari opportunità e la famiglia. La affiancano i vicepresidenti Enrica Alifano e Giuseppe Castiglione e i segretari Davide Bergamini e Fabio Porta.
Apprezzamento è stato espresso da Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni famigliari. “Si tratta – ha sottolineato – di una questione centrale per il presente e il futuro del nostro Paese, pertanto, è prioritario adottare politiche strutturali che incentivino la natalità, sostengano i giovani nella costruzione anticipata del proprio percorso di vita e rafforzino le strutture economiche e di servizi territoriali a supporto delle famiglie“.
Pochi nati in Piemonte
Torino e il Piemonte sono sotto la media nazionale dei livelli di fecondità, pari a 1,20, anche se con la crescita dell’occupazione femminile si regista un lieve aumento della natalità. E’ emerso durante la tappa torinese degli Stati Generali della Natalità, il più importante evento annuale italiano dedicato alla demografia che si è svolto il 5 febbraio scorso a Palazzo Madama. Il tour, promosso dalla Fondazione per la Natalità per sensibilizzare istituzioni, aziende e società civile sul tema della natalità e dell’inverno demografico, cruciale per il futuro del Paese, nel 2024 ha riguardato 50 appuntamenti in giro per l’Italia.
“La natalità – ha spiegato Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità e ideatore degli Stati generali – s’inserisce in un discorso ampio legato a un dialogo e a una solidarietà intergenerazionale. Se non ci sono giovani crollerà tutto e saremo un Paese senza più speranza. Quindi il tema centrale è questo: non un approccio moralista, fare figli, ma un approccio concreto per creare le premesse affinché i nostri figli abbiamo risposte per realizzare i loro sogni lavorativi e familiari senza essere costretti a emigrare”.
Cosa ne pensano i giovani sulla natilità
Una recente indagine Istat del 2024 rileva le intenzioni espresse dai ragazzi tra gli 11 e i 19 anni . Tra i giovanissimi chi desidera avere figli è il 69,4%, di questi soltanto l’8,8% è per il figlio unico, mentre il 18,2% pensa a tre o più figli, è anche vero che le nuove generazioni multiculturali e digitali esprimono preoccupazioni: un ragazzo su tre dichiara di aver paura del futuro e il 34% vorrebbe vivere all’estero da grande.