È stata fissata per il 23 settembre l’udienza predibattimentale davanti al giudice della terza sezione penale di Milano per il Pandoro-gate che vede a giudizio, tra gli altri, Chiara Ferragni e la manager dell’azienda fossanese Alessandra Balocco. Il decreto di citazione diretta a giudizio è stato notificato questa mattina, 29 gennaio, con l’accusa di truffa aggravata nella vicenda del Pandoro. A giudizio anche Fabio Damato, l’ ex manager della Ferragni, e Francesco Cannillo, rappresentante legale della Dolci Preziosi.
Il collegio di difesa di Alessandra Balocco, guidato dagli avvocati Alessandra Bono e Alessandro Pistochini, appresa la notizia del decreto di citazione a giudizio, si dichiara profondamente stupito e amareggiato in merito alla scelta della Procura di Milano di devolvere al Giudice del dibattimento la decisione sulla vicenda “che all’evidenza non ha alcuna rilevanza penale, tenuto conto della solidità degli argomenti giuridici sviluppati in un’articolata memoria difensiva. Tutto ciò è ancora più evidente alla luce della rimessione della querela che incide sulla procedibilità dal reato, salvo conservare – da parte della Procura – pervicacemente la contestazione di un’aggravante che nulla ha a che vedere con la tipologia dei fatti in contestazione”. I legali dichiarano, infine, che affronteranno il giudizio con fiducia e serenità, nella piena convinzione dell’innocenza di Alessandra Balocco.