Il Santuario della Madonna degli Angeli è uno dei luoghi più amati della città. Posta nel viale omonimo, la chiesa si affaccia su un ampio giardino, in cui svetta la grande croce con gli strumenti della Passione di Cristo, e offre una suggestiva vista sul torrente Gesso e sulla Bisalta.
All’interno della chiesa è custodita la salma del Beato Angelo Carletti (1411-1495), speciale protettore e difensore della città e dei suoi abitanti, e le reliquie di padre Benigno da Cuneo (1673-1744). All’interno della chiesa si trova anche la cappella funeraria della famiglia Galimberti con le tombe di Duccio, eroe della Resistenza, e dei genitori. Esternamente l’edificio ben rappresenta la sobrietà francescana con una semplice facciata a capanna preceduta da un portico a tre arcate. Già sul portale d’ingresso si vede, ripetuto più volte, lo stemma della famiglia Caissotti che promosse il rinnovamento settecentesco del santuario.
Tra 1699 e 1700 iniziò il rinnovamento della chiesa a partire dall’area del presbiterio e delle cappelle ad esso attigue. Il progetto della nuova chiesa fu affidato a Michelangelo Garove; a lui si devono le eleganti finestre a quadrifoglio che si aprono nelle pareti. La decorazione della cupola fu affidata al pittore Tommaso Amedeo Caissotti. La struttura crollò il 30 dicembre 1996, ed è stata ricostruita e riconsegnata alla città nella notte di Natale del 2000. Il progetto originario dell’attuale altar maggiore risale al 1726 e si deve a Filippo Juvarra, su incarico del conte Caissotti di Chiusano. La struttura venne messa in opera nel 1750 da Bernardo Vittone, con qualche modifica e fu realizzato dal mastro Giovan Angelo Buzzi.