La mancata apertura del Tenda suscita reazioni sul territorio della Granda, tra cui quella dell’assessore regionale alla montagna Marco Gallo, che sottolinea il perdurare degli effetti negativi per il sistema neve cuneese: “La decisione dei francesi di dire no all’apertura del traforo del Tenda in modalità cantiere, garantendo dunque la sicurezza per gli automobilisti, rappresenta l’ennesima doccia fredda per il comprensorio sciistico di Limone. Ma più in generale per tutto il turismo cuneese. Per la quinta stagione di fila la Riserva Bianca dovrà rinunciare ai francesi della Costa Azzurra e della Riviera di Ponente, fondamentale voce del turismo fino all’alluvione di quattro anni fa che si è portata via un pezzo di valle in territorio francese. Una rinuncia che non pare avere basi solide visto che per l’Anas c’erano tutte le condizioni per garantire il transito alternato. Auspichiamo che in nome anche della fruttuosa cooperazione che da anni esiste tra i due versanti si individui una soluzione che non continui a penalizzare il turismo del cuneese”.