Da mercoledì 11 dicembre la città di Cuneo avrà un cartello stradale in più, quello in cui viene dato il benvenuto a chi si appresta ad entrare nel centro abitato.
L’associazione Albo d’Onore degli Uomini di Mondo, in collaborazione con il Comune di Cuneo e la Ditta Pessina di Busca, ha pensato di accogliere, strappando sicuramente un inaspettato sorriso, i viaggiatori in entrata a Cuneo e che si apprestano a farlo attraverso il Ponte Vecchio. “Benvenuti nella città degli Uomini di Mondo” recita la scritta a caratteri cubitali e fotoluminescente per essere ben visibile anche di notte. La cerimonia di scoprimento è in programma per mercoldì 11 dicembre alle 11.30. La scelta del posto non è casuale, è all’imbocco del storico ponte sul Fiume Stura per chi si appresta ad entrare in città ed ha uno spiazzo tutto in sicurezza per chi vuole posteggiare il suo mezzo di trasporto e scattare una foto ricordo. Il colpo d’occhio è suggestivo, la città risulta prospetticamente perfetta e a far da cornice all’immagine la corona delle Alpi Marittime con la Bisalta che fa da padrona. Il perché di questo segnale, è indubbiamente un forte richiamo turistico, basti pensare a Massimo Troisi che, giovanissimo, venne espressamente a Cuneo per farsi immortalare sotto il cartello indicante la città che tanto gli ricordava la battuta del comico napoletano Totò in tanti suoi film. Questa struggente immagine del giovane attore prematuramente scomparso, è ben visibile nel recente film di Mario Martone: “Quaggiù qualcuno mi ama”. Probabilmente il Principe De Curtis c’aveva visto giusto ad individuare negli abitanti di Cuneo quel modo particolare di comportarsi, non solo attraverso i leggendari tre anni di servizio militare, ma per il loro indubbio savoir-faire, il muoversi con disinvoltura e discrezione in ogni situazione, l’essere sicuramente geniali, intraprendenti e comunque provvisti di quella riservatezza che ci contraddistingue. Tutto questo è recitato dalla celebre battuta riportata al maschile, ma è ovviamente inclusa tutta la comunità, comprese donne e bambini senza alcuna differenza. I cuneesi, seppure sempre alla ricerca del massimo, sotto tutti i punti di vista, sono comunque consapevoli di risiedere in una città vivibile, architettonicamente bella e soprattutto a misura d’uomo. Per non parlare della proverbiale laboriosità tutta sabauda che vede distinguerci in certi settori a livello internazionale. Anche il recente primato di avere un servizio sanitario migliore d’Italia è un segnale molto significativo per la nostra comunità.