L’attuale sede della parrocchia di Santa Maria della Pieve è stata costruita come chiesa dell’attiguo collegio dei Gesuiti, oggi Municipio. La posa della prima pietra, su progetto di Giovenale Boetto, ebbe luogo il 10 novembre 1655 e la consacrazione avvenne il 25 novembre 1673. Essendo la chiesa principalmente destinata alla predicazione e alle confessioni, si utilizzò la pianta ad aula unica con un coro di proporzioni molto ridotte, non essendo prerogativa della Compagnia di Gesù l’ufficiatura comunitaria. Al 1725 risale l’abside semicircolare, opera di Francesco Gallo, insieme alla decorazione delle pareti laterali e dei coretti. Con la soppressione dei Gesuiti nel 1773, la chiesa passò al demanio sabaudo che ne fece permuta con l’amministrazione parrocchiale di Santa Maria della Pieve, successivamente distrutta per far posto ai bastioni difensivi. Con l’occasione la chiesa venne attrezzata con fonte battesimale, recuperato dalla vecchia pieve.
L’ultimo intervento significativo avvenne nel XIX secolo e comportò la decorazione della volta da parte di Giuseppe Toselli di Peveragno con scene della vita della Vergine e la variazione di alcuni elementi iconografici negli altari, per renderli più consoni alle nuove funzioni parrocchiali. La grande pala d’altare, datata 1640, è stata attribuita a Bartolomeo Caravoglia, pittore di lezione caravaggesca: rappresenta la Circoncisione di Gesù Bambino e ricorda la dedicazione originaria della chiesa a Gesù. Degni di nota all’interno dell’edificio sono poi il ricco apparato statuario delle cappelle e le decorazioni in stucco; e poi la splendida tela dell’altare di San Giuseppe, dipinta da Andrea Pozzo, uno dei grandi nomi del Barocco, nel 1672.