Roccaforte Mondovì – Dalla frazione di Baracco è possibile intraprendere un interessante percorso ad anello di circa 4,5 km, di facile percorrenza ed adatto al trekking pedonale, ciclabile ed a cavallo. Lo scenario che si presenta è quello di un gradevole contesto alpino, inserito in un antico collegamento che da sempre congiunge la valle Ellero con la val Maudagna. Prati e boschi secolari fanno da cornice ad un sentiero di valico tipico delle popolazioni montane. La cornice di Baracco offre inoltre la possibilità di scoprire un grazioso borgo sito a 884 metri.
L’antica Baracco sorgeva sul pendio nord-occidentale della Cima di Friosa, in località Surì e qui fu abitata fino al Seicento, quando venne abbandonata in seguito alla peste. Fu ricostruita, in seguito, nei pressi del pilone di Sant’Antonio, ma una grossa frana ne distrusse la chiesetta ed alcune abitazioni. Per evitare il ripetersi di tali accadimenti, fu riedificata dove si trova tutt’ora intorno al XVII secolo, in totale sicurezza da frane e slavine. Da Baracco, seguendo le indicazioni che si trovano sul percorso ha inizio l’itinerario. La prima parte risulta per lo più pianeggiante ed intermezzata da prati verdi e boschi di castagno, continuando il percorso inizia la leggera salita sulla cui cima è possibile osservare un curioso pilone votivo di dubbia datazione, ma sicuramente interessante ed ancora in ottimo stato di conservazione.
Proseguendo il percorso, la strada è maggiormente ombreggiata e completamente immersa nella natura, per non perdersi basta seguire il sentiero ben tracciato e le indicazioni che richiamano al “Giro della matutina”. Raggiunto il punto più alto, inizia la discesa che velocemente riporta a Baracco, tra prati verdi e pascoli ancora autentici. Questo è infatti un aspetto peculiare e di grande importanza ambientale, naturalistica, nonché culturale e turistica. I pascoli sono infatti considerati le grandi ricchezze delle Alpi liguri e la loro gestione è una delle più antiche tradizioni della cultura alpestre. L’importanza dell’attività pascoliva è data inoltre dall’aiuto che questa garantisce al mantenimento delle coperture erbacee: il pascolamento animale favorisce lo sviluppo della cotica erbacea limitando la diffusione degli arbusti infestanti. In questo modo i pascoli diventano elementi consistenti e garanti del mantenimento della biodiversità territoriale per quello che è il valore paesaggistico di molti comprensori, caratterizzati quindi da una facile accessibilità e da una notevole vista panoramica.