Giovedì 28 novembre a Manta il giornalista e scrittore Alberto Burzio ha presentato il suo decimo libro “I giusti cambiano il mondo”. Il prossimo appuntamento analogo è in programma domenica 15 dicembre alle 15 a Marmora, in Valle Maira, nella Biblioteca di Padre Sergio, in occasione dei Mercatini di Natale.
“La presentazione di questa sera è dedicata al grande medico Silvio Galvagno, che aveva i poveri nel cuore e che ha fatto conoscere il nome di Manta nel mondo. Silvio continua a vivere nei cuori di tanti amici che l’hanno conosciuto e nelle tante persone che ha aiutato, nei diversi angoli del pianeta”: con queste parole l’autore Burzio ha aperto la serata di venerdì, nella cornice di Santa Maria del Monastero.
La dottoressa Maria Teresa Caselle ha raccontato le gioie provate nei tanti incontri avuti nei giorni precedenti in Kenya: “Mio marito Silvio non è certo stato dimenticato laggiù e molti malati non hanno dimenticato il medico che aveva cercato di aiutarli. Ho anche avuto la gioia di conoscere Scolastica, la giovane che diventerà medico grazie alla Borsa di studio avviata nel suo ricordo”.
Il giornalista Fausto Lamberti, che ha condotto la serata: “Tutti i lavori di Alberto Burzio costituiscono una antologia di testimonianze popolari. Nei testi compaiono i temi che da sempre contraddistinguono la prosa di Alberto: il legame alle proprie radici, i ricordi belli e meno belli della fanciullezza, l’impegno sociale a favore degli altri, il dolore che connota la vita dell’umanità; la vita contadina e di montagna, l’emigrazione, la guerra e il senso di solidarietà nel dopoguerra, l’impegno sociale a favore degli altri, il dolore che connota la vita dell’umanità. Nonchè, sovente, l’esaltazione del valore dell’amicizia e della ricerca interiore. I protagonisti delle storie di vita di Alberto sono persone semplici dal cuore grande”.
Poi la parola è passata ad alcuni protagonisti del libro. Ornella Politano di San Benigno (che ha lavorato per anni alla Burgo di Verzuolo), ha raccontato il dramma della morte improvvisa del giovane figlio Maurizio, alpinista morto nel giugno del 2018 durante una spedizione in Pakistan.
Giampiero Fornero, classe 1959, a San Martino di Busca ha un’azienda agricola e ha raccontato tanti di aneddoti su suo padre ‘Giuanin’, che riuscì a salvarsi nella tragica ritirata di Russia.
Giorgio Sabena, classe 1941, già presidente dell’Associazione cattolica di Saluzzo, si è soffermato sulla sua esperienza di 10 anni in qualità di amministratore comunale e sul servizio svolto come diacono della Diocesi, dopo la morte dell’amata moglie Paola Bogetti.
Gianni Fornero del Montoso di Bagnolo, classe 1956, da 34 anni manda avanti un piccolo negozio lassù e ha definito ‘eroi’ i suoi clienti che vengono a compare nella sua bottega, permettendo che non si perda un servizio importante.