Sciopero generale contro la legge di bilancio e contro le politiche del governo in materia di lavoro, pensioni, economia e sociale: i sindacati confederali Cgil e Uil (senza l’adesione della Cisl) lo hanno proclamato per tutta la giornata di venerdì 29 novembre, con astensioni dal lavoro per otto ore, eventualmente sui vari turni.
La protesta coinvolge sia il settore privato (su cui è prevedibile fin d’ora una “battaglia di cifre” tra le parti, sull’effettiva adesione) e in quello pubblico, quindi anche nella sanità, nella scuola e nei trasporti (con l’esclusione però dei treni). Per il trasporto pubblico, dopo il braccio di ferro col ministro dei Trasporti è scattata la precettazione, con riduzione dello sciopero a quattro ore. Contro il provvedimento i sindacati hanno presentato ricorso; sono comunque assicurate fasce orarie di garanzia, anzitutto per gli studenti.
Le manifestazioni saranno in 43 piazze in Italia (in Piemonte solo Torino); lo scopo è “chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali”, scrive la Cgil.