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Lunedì 25 novembre 2024

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Per non dimenticare i giovani uccisi 80 anni fa a Cerialdo

Mercoledì 27 novembre alle 10.30 nel “Giardino dedicato alle vittime delle stragi nazifasciste”, lungo via del Passatore

Cerialdo

La Guida - Per non dimenticare i giovani uccisi 80 anni fa a Cerialdo

Sono passati 80 anni dalla notte in cui tre giovani cuneesi vennero uccisi a fucilate nel corso di una rappresaglia nazifascista. In occasione dell’anniversario, è stata organizzata a Cerialdo la commemorazione dell’eccidio. È in programma mercoledì 27 novembre alle 10.30 nel giardino della memoria, in via del Passatore angolo via Aurora. L’iniziativa è sostenuta da: Comuni di Cuneo e Cervasca, Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), Istituto storico Resistenza, comitato di quartiere, Amnesty International, associazione Ignazio Vian e centro d’incontro.
I tre giovani, Rocco Daniele di 24 anni, Spirito Peano e Giovanni Battista Galliano, entrambi di 23, furono uccisi, a fucilate, la notte tra il 26 e il 27 novembre 1944. Le tre vittime sono ricordate anche con il cippo, eretto nel quartiere, posizionato nel rinnovato giardino della memoria che è un “ponte tra le generazioni” per far sì che i giovani non dimentichino ciò che è stato.
“Domenica 26 novembre 1944, a Passatore, dopo il vespro, c’era un teatro – raccontano i familiari -. Tino, Rocco, Spirito e Carlo si erano fermati a vedere lo spettacolo. Tornando a casa, Carlo, che andava verso San Bernardo, incontrò una ronda di fascisti, gettò la bici a terra e corse nei campi, ma un colpo d’arma da fuoco lo colpì a morte. Gli altri tre, che stavano percorrendo via del Passatore, furono fermati da un altro gruppo di fascisti che li portarono nella caserma Cesare Battisti di Cuneo. Lunedì 27, la mattina, i famigliari dei ragazzi non rientrati partirono alla loro ricerca. Trovarono sul ciglio della strada mucchi di giovani morti, uccisi quella notte, alcuni presi nella loro stalla, mentre giocavano a carte. Tanti erano di Cervasca e di San Bernardo. In tutto, quel giorno, contarono 27 morti. Mancavano, però, ancora Tino, Spirito e Rocco. Erano in caserma, dove erano stati interrogati, e fu detto loro che quella sera li avrebbero liberati. Verso le 21, a Passatore si sentì una raffica di mitraglia e tutti capirono… Ma c’era il coprifuoco. Al martedì mattina si diffuse la brutta notizia. Le ultime tre vittime della strage erano sul ciglio della strada di Passatore, all’altezza della cascina Cittadella (adesso Cerialdo), dove poi venne eretto il cippo in loro ricordo”.
Mercoledì saranno ricordati dai familiari, dagli organizzatori dell’evento, dai volontari del gruppo di lavoro “Un ponte tra le generazioni”, ma anche da alunni e insegnanti dell’istituto comprensivo Oltrestura, da Alpini e Bersaglieri e da abitanti della zona.

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