Un libro fatto di interviste si atteggia per natura a dialogo con le persone. Allo stesso tempo offre a queste l’opportunità di confrontarsi con se stesse, di ripassare qualche pagina della propria vita spesso anche con coraggio.
È così che questa raccolta di interviste mette insieme piccoli ritratti di persone che aprono finestre sulle proprie esistenze quotidiane. E grazie alle loro parole si scoprono squarci di piccoli mondi personali intessuti di valori.
Lo stile di Alberto Burzio è caratterizzato dall’approccio discreto. Pur reggendo le fila dell’incontro, riesce a tenersi al margine per non rubare spazio e tempo alle parole della persona incontrata come ben si capisce dalle domande poste essenziali e precise. Il passato, il presente e uno sguardo sugli anni che verranno, questo lo schema di fondo delle interviste. Il passato non è tanto l’infanzia quanto rinnova i “sogni” di cui si nutriva la persona incontrata. Come sempre sono attese che rimangono nel cassetto: il cuoco che da piccolo pensava al giornalismo, la suora di clausura che sognava tanti figli, il commerciante che si vedeva calciatore.
La vita ha segnato tutti con appuntamenti che si sono rivelati delle svolte. La vocazione religiosa, quella di genitore, quella di mettersi al servizio di altri meno fortunati: è la trama su cui si intesse il presente e che Burzio riesce a far emergere come un terreno vivo e fecondo di iniziative.
È su questo stesso terreno che arriva puntuale la domanda rivolta al futuro. Le risposte sono tutte accomunate da uno sguardo sereno e fiducioso che giustificano il titolo della raccolta e insieme colorano queste esperienze di un genuino senso di speranza.
I giusti cambiano il mondo
di Alberto Burzio
Velar
euro 16