Mia madre, per quel giorno, si era procurata dalle contadine del paese che avevano un orto, un po’ di fiori, un bel mazzo da portare al cimitero a Centallo e poi fiori dell’autunno, le settembrine, gli astri, qualche crisantemo più piccolo o un po’ sfiorito. A metà mattinata ci incappucciava bene e ci mandava, la mia sorellina ed io, al camposanto ad addobbare le tombe di chi non aveva più nessuno.
Il camposanto non era lontano
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